bardamu ha scritto:In questo pomeriggio uggioso di fine gennaio, con le pozzanghere che riflettono il grigiore del cielo adriatico sono qui, con il cuore a pezzi e gli occhi rossi, a scriverti quello che non avrei mai voluto. Ho iniziato, cancellato, riscritto questo messaggio decine di volte; confuso dall'eco imbarazzante che la sofferenza tratteggia in questo momento struggente, ma la vita è questa e sappiamo bene entrambi che quando arriva il momento di fare una scelta si può, si deve essere pronti a rinunciare anche a ciò a cui siamo più legati.
Non starò qui a fare elenchi, a parlare di quelle piccole cose che in questi mesi ho visto in te, dettagli silenziosi che riescono ad essere messi in luce soltanto quando l'attenzione è guidata da un sentimento puro, reale, estromesso dalle logiche arrivistiche ed ingannevoli che purtroppo governano questo mondo crudele.
Un giorno ripenserò con dolcezza a quei momenti di noi, soli, complici e sintonizzati, in grado di capirci alla perfezione con un'occhiata, sotto il frastuono ingombrante di uno stadio che fischia, urla, insulta la poesia.
Un giorno ripenserò a tutto questo e sarà un dolore adorabile.
Ma adesso devo portare a termine la mia scelta; le nostre strade si separano qui, Pana, devo tagliarti senza più remore; prosegui tu nella tua nuova avventura, come è giusto che sia per te, a sgomitare tra Glik e Brighi, aspettando che i primi tepori primaverili possano permetterti di metterti in luce. Ed io.. nella direzione opposta, percorrendo passi pesantissimi ogni volta che in lontananza la tua figura si fa piu' piccola. Non ti chiedere se ho già fatto un'offerta per una mezz'ala del Sassuolo o se mi sto informando sulla media voto degli esterni della Sampdoria.. non sto parlando di questo e non offendo la tua intelligenza spiegandoti il perché.
Con affetto infinito
B.
bardamu ha scritto:E' proprio vero, il tempo è un po' meschino
ti fa credere cose ormai sepolte
eppure quello sguardo sbarazzino
appena dopo il gol... te ne sei tolte
di soddisfazioni, sì? Ed era l'ora.
'ché la gavetta è merce d'altri tempi
in questi, caro mio, si va in malora
se hai procuratori un po' distanti
dall'orrido groviglio già statale
che t'obbliga a seguire una tua sede
perché il capoccia, come il manovale,
richiede quel guadagno, e tu col piede
hai dimostrato d'essere il migliore.
Artista del contrasto e del rilancio
poeta lì nell'area di rigore
quando il tuo cartellino era ormai un cencio.
Avrei voluto chiedere alla spiaggia
tanti perché che non ho mai ostentato
vigliacco forse: dolorosa scheggia
che mi attraversa il fegato dannato
io me la tengo dentro ed ho paura
che me la estragga un medico insolente.
L'arte del calcio è roba da clausura
per chi per troppo tace e mai acconsente.
bardamu ha scritto:E' proprio vero, il tempo è un po' meschino
ti fa credere cose ormai sepolte
eppure quello sguardo sbarazzino
appena dopo il gol... te ne sei tolte
di soddisfazioni, sì? Ed era l'ora.
'ché la gavetta è merce d'altri tempi
in questi, caro mio, si va in malora
se hai procuratori un po' distanti
dall'orrido groviglio già statale
che t'obbliga a seguire una tua sede
perché il capoccia, come il manovale,
richiede quel guadagno, e tu col piede
hai dimostrato d'essere il migliore.
Artista del contrasto e del rilancio
poeta lì nell'area di rigore
quando il tuo cartellino era ormai un cencio.
Avrei voluto chiedere alla spiaggia
tanti perché che non ho mai ostentato
vigliacco forse: dolorosa scheggia
che mi attraversa il fegato dannato
io me la tengo dentro ed ho paura
che me la estragga un medico insolente.
L'arte del calcio è roba da clausura
per chi per troppo tace e mai acconsente.
bardamu ha scritto:E' proprio vero, il tempo è un po' meschino
ti fa credere cose ormai sepolte
eppure quello sguardo sbarazzino
appena dopo il gol... te ne sei tolte
di soddisfazioni, sì? Ed era l'ora.
'ché la gavetta è merce d'altri tempi
in questi, caro mio, si va in malora
se hai procuratori un po' distanti
dall'orrido groviglio già statale
che t'obbliga a seguire una tua sede
perché il capoccia, come il manovale,
richiede quel guadagno, e tu col piede
hai dimostrato d'essere il migliore.
Artista del contrasto e del rilancio
poeta lì nell'area di rigore
quando il tuo cartellino era ormai un cencio.
Avrei voluto chiedere alla spiaggia
tanti perché che non ho mai ostentato
vigliacco forse: dolorosa scheggia
che mi attraversa il fegato dannato
io me la tengo dentro ed ho paura
che me la estragga un medico insolente.
L'arte del calcio è roba da clausura
per chi per troppo tace e mai acconsente.
Lelebomber ha scritto:Bardamu ma è un capolavoro! Scritta benissimo e pure la metrica mi sembra davvero perfetta! Bravissimo!
Taximinkis
Natsu ha scritto:Lelebomber ha scritto:Bardamu ma è un capolavoro! Scritta benissimo e pure la metrica mi sembra davvero perfetta! Bravissimo!
Taximinkis
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