Aggiungo il mio umile contributo a questa interessantissima conversazione:
sono d’accordo con le vostre considerazioni però nei cosidetti “giovani”…bisogna anche un po’ crederci e credo che se l’impianto della squadra è “fertile” per un “giovane” è più semplice inserirvisi e crescere.
Non sarebbe la prima volta che qualche giovane passato sottotraccia si riveli poi un ottimo acquisto, in tal senso mi viene in mente Gatti che, dopo 6 mesi di apprendistato, ha comunque fatto parecchie presenze e ha portato pure qualche bonus.
Tornando un po’ indietro nel tempo….(ahimè…l’età avanza) voglio farvi qualche esempio di 2 giovani presi dalla Juventus su cui nessuno avrebbe puntato 2 lire (perché all’epoca c’erano ancora):
- Birindelli (direttamente dalla B alla Juventus) ha avuto modo di fare un più che onesto percorso nella Juventus, anche europea, di Marcello Lippi;
- Torricelli (da una squadra di bassa categoria alla Juventus del Trap) anche lui fece un ottimo percorso in bianconero.
Pensandoci con più calma salterebbero fuori altri nomi interessanti, c’è da dire che entrambi sono stati inseriti in Juventus oggettivamente forti.
Secondo me:
- alla base ci deve essere un ottimo scouting, i giovani che decidi di andare a prendere devono avere qualità;
- li devi inserire in un contesto di squadra (e società) che permetta loro di fare bene, di imparare e migliorare (cosa che non è stata la Juventus negli ultimi 2 anni);
Però secondo me sui giovani BISOGNA puntarci, la Juventus DEVE puntare sui giovani (vista anche la situazione finanziaria in cui versa), poi, ripeto, il contesto fa la differenza.