Vorrei condividere con voi queste mie valutazioni dopo anni e anni di fantacalcio (lo faccio dal 1994).
Ormai ho perso il conto di quanti fantacalci ho fatto fin’ora, ma ho provato di tutto: a 6, a 8, a 10, a 12, con il modificatore di difesa, senza il modificatore, classic, mantra, a punteggio, a scontri diretti, asta a chiamata, asta random, asta in ordine alfabetico, con quotazioni gazzetta, insomma di tutto e di più.
Tenendo in considerazione la classifica a punteggio (e non a scontri diretti dove la classifica finale viene spesso falsata dal calendario) con il tempo ho notato come in fantacalci con un numero alto di partecipanti (diciamo da 10 in su) le classifiche finali sono sempre molto diverse di anno in anno, nel senso che chi un anno è arrivato primo, magari l’anno dopo arriva ultimo, poi arriva quinto ecc., mentre in fantacalci con 8 o meno partecipanti le classifiche finali sono molto più omogenee, come se si vedesse di più chi è bravo a comporre le rose. Oltretutto già dopo la fine dell’asta, in fantacalci poco numerosi, si riesce a capire chi può arrivare tra i primi posti e i pronostici vengono spesso indovinati, mentre in leghe numerose spesso accade che squadre all’apparenza scarse magari finiscono ai primi posti e squadre ben costruite tra gli ultimi posti.
Non so se nelle vostre esperienze è capitata la stessa cosa, però credo che tutto questo sia dovuto al fatto che in leghe numerose se becchi un flop ne paghi molto più le conseguenze rispetto a leghe poco numerose e viceversa se becchi per puro caso la rivelazione del campionato te ne avvantaggi molto di più in leghe numerose. Insomma il peso specifico dei singoli giocatori vale molto di più in leghe numerose. Per non parlare di quanto incidono gli infortuni: se un Immobile si rompe il crociato in un fantacalcio a 12 puoi dire addio ai sogni di vittoria, in un fantacalcio a 8 parti svantaggiato ma puoi farcela.
Di conseguenza per me il fantacalcio più meritocratico è quello senza sconti diretti e con leghe con al massimo 8 partecipanti.