Duca Conte Balabam ha scritto:Si ma tanto sta rivoluzione la aspettiamo da moo anzi hanno aspettato ben troppo, alla fine la difesa è quella, hanno aggiunto Chiesa, cambiato il palleggiatore in mezzo da Pjanic a Arthur che non sono nemmeno troppo differenti e messo Kulusevski, che è quel trequartista che serviva pure l'anno scorso. Il grosso del nucleo è quello, Chiello De Ligt Demiral Bonucci in mezzo, Danilo Alex Sandro, a cc ci sono ancora Benta e Rabiot, davanti è cambiato Morata per Higuain che ha già giocato con tutti Ronaldo dybala e allenatore Pirlo compreso e quindi conosce ambiente eccalbertodg80 ha scritto:Duca Conte Balabam ha scritto:Siamo passati da Conte a Allegri e dalla difesa a 3 a quella a 4, non mi pare che quello sia stato il problema, anzi sono arrivati subito in finale di CL con Lichtsteiner e Evra a dx e sx. Se no basterebbe tenere sempre lo stesso allenatore, come dire che l'Inter l'anno scorso soffriva il passaggio da Spalletti a Conte ( quindi sarebbero dovuti andare in crescendo, invece sono partiti a busso e poi calati, il contrario ).
Tra l'altro molti di questi giocatori hanno già giocato moduli simili se non identici, il metodo di gioco è ben chiaro e anche se non assimilato al 1000x1000 com'è normale che sia non mi pare affatto il problema. E mi pare che abbiamo scelto questo metodo proprio perché effettivamente sposa bene la nostra rosa ( centrali bravi a 3, terzini che non hanno le gambe di Gosens Hakimi Theo ecc, esterni bravi nei 4 di cc, un trequartista naturale di alto livello da lanciare, Dybala che o lo metti sec punta o fatica e Ronaldo che davanti alla porta ha sempre avuto numero mostruosi ).
Lo schierare un calciatore nel suo ruolo ideale non c'entra nulla con l'avere una chiara indentità tattica di squadra.
E' come se, per fare un esempio, guardassi come gioca Gosens nel Atalanta e te ne innamorassi e lo andassi a comprare.
Quindi lo metti in campo nella tua squadra sempre come esterno di un centrocampo a 5 e che succede? Che il calciatore si perde e non sembra più lo stesso.
Questo perchè Gosens nel Atalanta è totalmente integrato nei meccanismi del calcio di Gasperini, ma se gli chiedessi di giocare per un altro allenatore che mette in campo un centrocampo a 5 per lui non sarebbe la stessa cosa. Non troverebbe lo stesso calcio attorno a sè nonostante il modulo, avrebbe delle difficoltà.
La Juve quest'anno, con queste idee di Pirlo, sta mettendo in atto una rivoluzione come molto molto raramente si è vista prima.
Il passaggio da Conte ad Allegri ad esempio non fu per nulla traumatico perchè Allegri arrivò e non pretese di cambiare nulla, quindi pian piano aggiunse le sue idee in una identità di calcio che c'era già cercando di migliorarla. Ma non fece alcuna rivoluzione.
Conte al Inter è invece un caso un pò a parte... Al Inter gli hanno distrutto e poi dato il materiale per ricostruirsi una squadra, e lui lo ha fatto in tempi record, ma in questo senso l'allenatore leccese è unico al mondo. Nessun'altro riesce a costruire una identità tattica con tempi così celeri. In questo senso l'allenatore leccese è forse il migliore al mondo in senso assoluto (forte anche del fatto il suo non è un calcio complesso da assimilare).
Gattuso Gasp e Pioli ci hanno messo il loro tempo ma la loro identità di squadra nelle squadre che allenano la hanno creata.
Probabilmente fra tutti il più rivoluzionario è Gasperini, non a caso c'ha messo del tempo per emergere con questa Atalanta rischiando anche grosso in passato e venendo anche spesso sottovalutato.
Pirlo, per come lo stiamo conoscendo e scoprendo, si sta dimostrando un altro grande rivoluzionario, perchè vuol far giocare questa Juve in un modo che di fatto sbaraglia tutte le carte in tavola rispetto al recente passato di questa squadra.
E' una sfida enorme quella che ha cominciato... Una sfida che senza alcun dubbio incontrerà difficoltà soprattutto in questa prima metà della stagione.
Sono cambiate diverse cose ma non è lontanamente paragonabile alla rivoluzione dell'Inter che aveva inserito Godin Bastoni Barella Sensi Lukaku Sanchez poi Moses Young ecc ecc li avevano stravolto tutto, noi in pratica abbiamo fatto degli aggiustamenti ma i cardini della squadra sono gli stessi, anche se alcuni adesso sono out per motivi diversi da infortuni a covid.
Per me a prescindere se sei il club più ricco forte e potente d'Italia se arrivi con due ragazzini in campo che ieri erano in C e se stavano li c'era un motivo qualcosa non è andato come doveva. Altro che coraggio, qualche cambio in panchina lo deve avere, ecco perché non mette Cuadrado o Rabiot o Berna.
Evidentemente non ti è chiaro cosa si intenda per "identità di squadra".
La riconosci quando una squadra entra in campo ed esprime un calcio preciso e riconoscibilissimo.
Spesso senti allenatori affermare "cambieremo qualche giocatore nella prossima partita, ma non troppi per non rischiare di non ritrovarci e non perdere la nostra identità in campo".
Non è che perché la Juve si ripresenta in campo con più o meno gli stessi giocatori allora ha la stessa indentità del anno scorso.
L'identità la dà soprattutto l'allenatore con il calcio che va a proporre se i calciatori sono abbastanza bravi per trasformare certe dottrine in una idea di gioco.
E come dicevo poco sopra Conte è molto bravo a "facilitare" questo lavoro ai suoi calciatori mentre ad esempio Sarri necessitava di molto molto più tempo e lavoro.
Le idee di Pirlo invece sono di fatto tutte nuove e per ora sono idee e basta, la squadra non riesce a tradurle in campo e trasformarle, per l'appunto, in una "identità".
E sarà inoltre difficile ci riesca a breve.. Perché Pirlo sta rivoluzionando un po' tutto quello che la Juve ieri ritrovava in campo. Ci sono tatticismi nuovi, distanze nuove, assetti tattici nuovi e differenti tra fase offensiva e difensiva.
Una rivoluzione tecnica in casa Juve è in corso e fare quadrare tutto in tempi brevi sarà pressoché impossibile.
In parole povere se andiamo a tradurre quello che ci stanno dicendo certi fatti, a Pirlo servirà parecchio tempo per fare vedere il suo calcio in modo chiaro, con una consolidata "identità tattica".
Quel che è da capire è se e quanto la Juve sarà disposta a consentirgli questo tempo.