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Non è stata una prestazione da urlo - quantomeno se si guarda al contesto generale in cui è arrivata -, ma quella di oggi è stata sicuramente la prima partita della stagione che potrà avere risvolti positivi sul suo prosieguo. Se infatti le (poche) partite positive giocate finora non avevano inciso in maniera particolare sulla squadra - a Reggio Emilia era appena la prima giornata e contro l'Inter a San Siro era arrivato un risultato negativo -, questa vittoria esterna può finalmente alzare un po' il morale della squadra e restituire anche un po' di tranquillità in vista dei prossimi impegni (Milan, Napoli, derby) tutt'altro che semplici. È chiaro che l'ottima prestazione maturata oggi è stata frutto in buona parte di un atteggiamento sbagliato da parte dell'avversario, che ha reso la vita fin troppo semplice (almeno nel primo tempo) agli uomini di Juric, ma comunque il rientro di una pedina importante come Izzo, l'imminente recupero di un altro elemento fondamentale come Lapadula e l'utilizzo di un modulo decisamente più equilibrato da parte del tecnico può portare ad essere maggiormente speranzosi per le prossime uscite.
Note positive:
su tutti spicca un sempre migliore Taarabt, che giocando ancor più vicino alla punta centrale rispetto ad inizio campionato ha la possibilità di rifinire l'azione con le sue grandi qualità, ma soprattutto di entrare maggiormente nel vivo del gioco. Inoltre, agendo di fatto da seconda punta, ha decisamente meno compiti difensivi che in passato, il che gli permette di essere più lucido palla al piede e di ricevere qualche metro più avanti, risultando decisamente più efficace nelle ripartenze. Il risvolto della medaglia è che, dovendo sobbarcarsi un lavoro parecchio pesante essendo l'unico riferimento tra centrocampo e attacco, ha massimo un'ora di autonomia nelle gambe;
Rigoni: gol a parte, risulta solido, attento e bravo in entrambe le fasi, proprio come il Rigoni degli scorsi anni. È ovunque: copre la sua zona di competenza, si propone in avanti e si inserisce sui cross provenienti dalla fascia opposta. Con lui la squadra acquista equilibrio a centrocampo e una soluzione maggiormente imprevedibile davanti. Si alternerà probabilmente anche con Omeonga in quella posizione, ma si può dire che il Rigoni che conoscevamo (e che serve disperatamente a questo Genoa, Juric sembra essersene accorto!) è tornato;
il rientro di Izzo, che nonostante il parziale (Pavoletti per posizione e caratteristiche doveva essere l'uomo di Rossettini) errore sul gol del momentaneo 2-1 ha dato a tutto il reparto maggiore sicurezza e non ha mancato di proporsi in avanti in uscita dalla difesa;
ottima partita anche di Veloso (che si conferma ancora una volta come il giocatore, dopo Laxalt, che corre di più di tutta la squadra) e qualche segnale di ripresa pure da Bertolacci, che non sarà stato il migliore in campo ma ha fatto comunque il suo, a differenza delle prime giornate. La sensazione è che con un giocatore affianco come Rigoni (ma come potrebbe essere anche Omeonga), solido ed efficace in fase difensiva, entrambi ne giovino in termini di lucidità palla al piede, risultando sgravati da buona parte del lavoro difensivo;
Juric che a fine partita dichiara che era nei suoi piani concedere una ventina di minuti finali a Lapadula per fargli riprendere il ritmo, anche se alla fine non se l'è sentita di togliere Galabinov (fondamentale nei minuti finali per tenere su la palla);
un Galabinov in ottima forma psico-fisica e che ha retto un ritmo anche piuttosto sostenuto per tutto il match, facendo da sponda e proteggendo palla per far salire la squadra. Ha avuto anche diverse occasioni, il che sottolinea il buon feeling con Taarabt e un'ottima capacità di smarcamento...
Note negative:
e anche qua troviamo Galabinov perchè va bene muoversi bene, va bene saper proteggere la palla... ma quando si tratta di buttarla dentro fa una fatica enorme: oggi il gol l'ha fatto, ma poi ha avuto la bellezza di quattro occasioni da gol nitide che ha sparato addosso al portiere avversario. Il risultato finale farà passare in secondo piano questo aspetto, ma per una squadra che già di suo fa fatica a creare palle gol i suoi errori potrebbero risultare fatali;
la nota più negativa nella giornata più positiva per il Genoa finora è rappresentata da un Rosi spento e poco propositivo. Sulla fascia destra si è limitato a controllare le sortite offensive di un Padoin che comunque dalla sua parte ha sfondato più di una volta, mentre in avanti non si è praticamente visto (il dato sul bilanciamento offensivo della squadra è piuttosto eloquente in questo senso).
In fase difensiva:
Genoa che difensivamente ha proposto, come risulta evidente dalle immagini, un 4-4-2 vecchio stile con Rosi a formare la catena di destra insieme a Rigoni e Zukanovic largo a sinistra insieme a Laxalt. Il che si traduce innanzitutto in una maggiore solidità generale della squadra, che con il 3-4-3 aveva mostrato evidenti lacune difensive soprattutto a centrocampo. Dal punto di vista fantacalcistico, invece, è interessante notare:
una diminuzione dei compiti difensivi dei due centrali di centrocampo, che infatti oggi hanno dato prova, forse per la prima volta da inizio anno, di poter dare un importante contributo anche in fase offensiva. Veloso molto meglio in impostazione, Bertolacci si è fatto vedere con qualche progressione in più in avanti (anche se la maggior parte delle volte è stato steso )
la possibilità - già accennata sopra - per Taarabt di poter ricevere palla a ridosso della linea del centrocampo e quindi di avere meno metri da percorrere per ribaltare il fronte una volta riconquistata palla: per questo motivo oggi sono nate dai suoi piedi diverse ripartenze pericolose, inclusa l'azione del 1-0 e qualche altra azione quasi in fotocopia sia nel primo che nel secondo tempo. Inoltre con la nuova impostazione tattica i compiti di Taarabt in fase difensiva sono nettamente diminuiti (prima si allargava nel ruolo di Laxalt essenzialmente) e ridotti esclusivamente al pressing sul regista avversario (Cigarini nello specifico della partita), il che lo rende decisamente più fresco e lucido una volta riconquistata palla. Di seguito le posizioni medie tenute dai giocatori nel corso del primo e del secondo tempo in fase di non possesso palla (fonte: sito della Lega Calcio)
In fase offensiva:
Già sottolineata più volte la posizione di Taarabt, che non ha mai agito troppo largo in questo inizio di stagione ma che non ha neanche mai giocato così a ridosso della prima punta. È indubbiamente un ruolo che ne esalta le caratteristiche, anche se andrà valutato in un contesto tattico diverso, con meno spazi rispetto alle praterie che si sono aperte ieri sulla trequarti campo del Cagliari. Particolare importanza, invece, va data alla posizione tenuta da Rigoni, che in fase difensiva abbiamo visto allargarsi a destra quasi a fare l'ala, mentre in fase offensiva si piazza nella tipica posizione della mezzala box-to-box, più avanzato rispetto a Bertolacci sulla sinistra, pronto sia a fornire un'opzione di passaggio in più da quella parte che ad inserirsi. In particolare l'abbiamo visto buttarsi nello spazio quando il pallone gravitava nella parte sinistra del campo - e, come si può notare dal bilanciamento offensivo, non sono state poche volte - con i vari Zukanovic e Laxalt a tentare il cross (e lui pronto sul secondo palo a raccoglierlo) o Veloso ad aprire il gioco cambiando lato. Di sicuro in questo modo le sue incursioni possono essere premiate a dovere essendo la catena sinistra ben congegnata e presidiata da gente con un bel piede per mettere la palla in mezzo (Laxalt permettendo...). Interessante anche notare come Laxalt occupi una posizione decisamente più avanzata di Rosi dall'altra parte: non a caso qualche occasione da gol l'uruguaiano se la procura sempre nel corso della partita. Di seguito le posizioni medie tenute dai giocatori nel corso del primo e del secondo tempo in fase di possesso palla (fonte: sito della Lega Calcio).
Interessante infine notare proprio il dato relativo al bilanciamento offensivo, che mostra come l'idea sia quella di creare il più possibile gioco sulla fascia sinistra per andare poi a concluderlo anche e soprattutto dalla parte opposta con gli inserimenti dei vari Rigoni/Omeonga (che nei pochi minuti giocati ha avuto una quantità di occasioni veramente importante). In questo senso, il tutto si tradurrebbe in una maggiore probabilità di per i vari Zukanovic, Laxalt e Veloso e di bonus per chi i cross andrà a raccoglierli (la prima punta e appunto l'incursore di centrocampo prevalentemente).