Sono andato a Chievo per curiosità, avevo la mattina libera ed al posto di girare di nuovo tra piazza bra, piazza delle erbe e recarmi ancora una volta a vedere il balcone di Giulietta ho preferito fare il giro della città lontano dal centro. Sono andato pure al Bentegodi, pensavo fosse più grande, il guardiano (non so se posso dirlo ma chi se ne frega) mi ha fatto entrare dentro lo stadio perchè gli ho fatto simpatia che da dietro il cancello, sentendolo parlare in calabrese, gli ho chiesto se fosse anche lui del sud.
A Chievo mi aspettavo un quartiere diverso, più da ambiente cittadino che proprio da piccolo paese.
Redfunky per trovare una similitudine cita il Messina, ma già Messina non è affatto come Chievo,
Chievo è come un paesino in provincia di Messina, Chievo è paragonabile a Nizza di Sicilia, ad Alì Terme, a Furci Siculo. Bei posti dove però a livello calcistico la serie D un solo anno equivarrebbe a più di 7 scudetti consecutivi.
Chievo invece si trova in serie A da un'eternità.
Voi non capite, io appena ho visto il quartiere ho iniziato a non darmi pace per questa vicenda irripetibile nel mondo del calcio.
Li vedete i Simpson? Chievo mi è sembrato quel paese dove finisce una volta Flanders dove è tutto perfetto, sono tutti gentili, non esiste malignità.
Cioè c'era addirittura un gioco organizzato dove vincono tutti ahahaha
La sagra, la pesca, tutti eventi che in ogni altra città di un club di serie A è la minuzia della minuzia, oppure neanche si tiene per relegarli ai paesini vicini che neanche considerano. A Chievo invece sembravano le attività principali.
Quanto scrive Teo conferma quanto mi diceva la signora del B&B, anzi mi sorprende ulteriormente, non credevo fosse proprio così radicato e normale tutto questo.
Io quasi non ci credevo che a questa Paloschi la saluta per strada solo per averla vista qualche volta agli incontri che organizza il club con gli abbonati.
Vi immaginate Balotelli che incontra un abbonato del Milan a piazza Duomo? Non può accadere mai la stessa cosa.
La spiegazione che mi sono dato io è molto simile alla tua, credo quindi di averci visto bene.
Romanzandolo ho pensato che a Chievo quando un giocatore ingrana qualche partita non proprio esaltante, al posto di dargli contro, di insultarlo, di fischiarlo, magari anche di minacciarlo o di danneggiarli l'auto (in squadre di quella che fu la C2 succede al sud) gli danno una pacca sulla spalla, lo incoraggiano e gli fanno forza per migliorare. L'ambiente è molto umano ed in un contesto del genere chiunque riesce a sprigionare il meglio di se, si sente amato e ci mette tutta la forza di cui dispone per far bene, riuscendoci con il sorriso, senza pressione, per riconoscenza verso chi lo incoraggia.
Le grandi squadre è inutile che cercano di pescare talenti dal Chievo, lontano da li è facile che rendano meno.
Ultimo esempio basti pensare a Castro. al Catania non giocava così bene.
La signora stessa, parlando di Mattiello, mi fece capire di essere proprio addolorata per lui. I tifosi del Chievo si interessano alla persona, prima che al calciatore che può fargli vincere le partite. Altrove si guarderebbe ai tempi di recupero, adirati con il giocatore che si è fatto male e non si sta rendendo utile e sta rubando lo stipendio. Di Hetemaj mi disse "poverino di solito non segna, i tiri non gli vanno quasi mai bene come contro la Juve," non si è sognata di dire: "questa pippa ha il piede sgorbio, meglio che si da all'atletica se deve solo correre".
La signora adesso magari è particolarmente sensibile ma secondo me rispecchiava un pò l'anima dell'ambiente che si respira all'interno degli spogliatoi e dell'intera società.
A Napoli e Roma non vincono mai niente anche perchè, come si usa dire, sono "piazze calde".
La Juventus vince quasi sempre anche perchè inculca ai suoi campioni una mentalità da provinciale, colma di umiltà e priva di proclami.
Credo pure che questo fenomeno si sia verificato solo ed unicamente in un quartiere proprio di Verona non per caso.
Ho notato che Verona è semplicemente sfruttata al massimo.
Attenzione non dico sia brutta, anzi è stupenda, un vero gioiellino, ma gode di una fama e di una nomina anche superiore.
Si sa pubblicizzare, sa attirare turismo, gira e funziona come meglio difficilmente potrebbe.
Esempio: il teatro greco di Taormina secondo me è molto più bella dell'Arena di Verona.
Al teatro greco di Taormina al massimo facevano qualche puntata iniziale del festival bar, all'Arena la finalissima.
A Taormina al massimo viene Litfiba. All'arena ci va David Gilmour. Si può continuare all'infinito. l'Arena è internazionale, ospita eventi che a Taormina sognano.
La gente di Verona ha quindi in generale una marcia in più, sono persone serie che lavorano, si danno da fare, lo hanno come abitudine consolidata ed è ovvio che poi ottengano dei buoni risultati.
Sulla rivalità tra Hellas e Chievo, senza che nessuno se la prenda, tanto è solo l'opinione di un esterno che non conosce le vostre realtà, penso che quelli dell'Hellas, non sopportando di non esser indubbiamente ed in maniera indiscussa la prima squadra della città, siano infastiditi dall'incredibile fenomeno Chievo.
Quelli del Chievo, per come li ho ormai idealizzati io, non possono però provare odio e si limitano a rispondere all'antipatia dei cugini con lo stesso sentimento di astio perchè sono pur sempre degli esseri umani e non porgono l'altra guancia.
Se quelli dell'Hellas però non si sentissero in dovere di dover dimostrare questo senso di superiorità che avvertono, quelli del Chievo magari non si sentirebbero odiati e potrebbero proporre anche un gemellaggio ahaha