4-4-2
OLSEN
___LUSTIG____LINDELOF____GRANQVIST_____AUGUSTINSSON_
___CLAESSON___LARSSON_____EKDAL__FORSBERG__
__TOIVONEN_______BERG___
Karl-Johan Johnsson
Kristoffer Nordfelt
Martin Olsson
Filip Helander
Emil Krafth
Pontus Jansson
Gustav Svensson
Oscar Hiljemark
Markus Rohden
Jimmy Durmaz
John Guidetti
Isaac Kiese Thelin
Augustinsson 60% - Olsson 40%
Ekdal 55% - Svensson 45%
Spoiler:
Nessuno
La Svezia comincia la sua era post Ibrahimovic con la conquista di una qualificazione mondiale quanto mai insperata eliminando prima l’Olanda, nel girone di qualificazione, e poi l’Italia, nel doppio confronto dei play-off. Il CT Jan Andersson, con il suo 4-4-2 classico, è riuscito, dopo l’esperienza dell’Europeo 2016 sotto la guida del commissario tecnico Hamren, a ridare equilibrio ad una squadra ancora molto imperfetta ed imprecisa, ma che sa difendere compatta e ripartire sfruttando la grande qualità di un giocatore come Forsberg, vera stella di questa squadra del dopo Ibra. Le possibilità di passare il turno non sono alte, ma se sarà complicato arrivare davanti alla Germania, non è impossibile farlo su Messico e Corea del Sud.
Porta
In porta il titolare è il n°1 Olsen, portiere del Copenhagen, mentre Johnsson (Guingamp) e Nordfelt (Swansea) dovrebbero accomodarsi in panchina.
Difesa
Linea difensiva a quattro per Andersson che dovrebbe schierare i soliti Lustig a destra, Lindelof e Granqvist al centro, mentre Augustinsson sulla sinistra. Il terzino sinistro del Werder Brema è però in ballottaggio con Olsson (Swansea) e non è da escludere che i due possano alternarsi. Per Helander, Jansson e Krafth sarà solo panchina, ma con quest’ultimo designato a far rifiatare il non più giovanissimo Lustig.
Centrocampo
Nel centrocampo a 4 i designati a partite titolari dovrebbero essere Claesson sull’out sinistro, Larsson ed Ekdal al centro e Forsberg sull’out di destra, ma con la libertà di inserirsi negli spazi a piacimento. L’alternativa di Andersson è rinunciare ad Ekdal in mezzo al campo per accentrare Forsberg e schierare sull’out di destra il veterano Svensson, ma ci aspettiamo questa solo come alternativa da partita in corso.
Attacco
Le gerarchie dell’attacco sono ormai ben definite con Berg e Toivonen titolari inamovibili. Solo panchina per Guidetti e Thelin.
Spoiler:
- Granqvist
- Forsberg
Punizioni: Forsberg, Larsson
Angoli: Augustinsson, Larsson
Forsberg: vero talento di questa squadra, mister Andersson e la Svezia tutta si affideranno alla sua qualità palla al piede, alla sua velocità di dribbling, ai suoi cross ed ai suoi inserimenti per cercare di pungere gli avversari per conquistare un passaggio del turno difficile, ma non impossibile.
Ekdal: non è assolutamente una bocciatura per il centrocampista ex Cagliari, resta assolutamente un ottimo giocatore per questa Svezia ed un possibile regolarista, ma guardiamo in faccia la realtà: ci sarà da sudare in questo mondiale per non uscire e lui non è certo un portatore di bonus (su 31 match disputati in carriera con la Nazionale 0 gol e 3 assist).
Granqvist: dei centrali sicuramente il più preciso ed il meno ammonito nel lungo cammino che ha portato la Svezia a questi mondiali, un avversario complicato per tutti gli attaccanti che ha incontrato fin qui. Se a questo aggiungiamo il fatto che è il rigorista, il prospetto diventa interessante.
Berg: ultima chiamata al binario Russia 2018 per il treno Mondiale. Le speranze di arrivare oltre gli ottavi sono pressoché nulle, ma non è impossibile passare il girone: sta a lui sfruttare tutte le occasioni che gli capiteranno.
scheda a cura di LeoUn
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