4-3-3
K. N'DIAYE
______GASSAMA______KARA_____KOULIBALY____SABALY______
___GUEYE______KOUYATÉ____B. NDIAYE_
__MANÉ______D. SAKHO_____KEITA__
1. DIALLO
23. A. GOMIS
6. SANÉ
2. CISS
22. M. WAGUÉ
11. N'DOYE
13. A. N'DIAYE
18. SARR
14. KONATÉ
7. SOW
9. DIOUF
19. NIANG
Khadim N'Diaye 55% - Diallo 45%
Gassama 65% - Wagué 35%
Kara 60% - Salif Sané 40%
Badou Ndiaye 70% - N'Doye 30%
Diafra Sakho 25% - Konaté 25% - Diouf 25% - Niang 25%
Keita Baldé 80% - Sarr 20%
PORTIERI: Abdoulaye Diallo (Rennes), Khadim Ndiaye (Horoya), Alfred Gomis (Spal)
DIFENSORI: Lamine Gassama (Alanyaspor), Moussa Wague (Eupen), Saliou Ciss (Valenciennes), Youssouf Sabaly (Bordeaux), Kalidou Koulibaly (Napoli), Salif Sané (Hannover 96), Kara Mbodji (Anderlecht)
CENTROCAMPISTI: Idrissa Gueye (Eveerton), Cheikhou Kouyate (West Ham), Cheikh Ndoye (Birmimgham), Alfred Ndiaye (Wolverhampton), Pape A. Ndiaye (Stoke City)
ATTACCANTI: Moussa Sow (Bursaspor), Moussa Konate (Amiens), Diafra Sakho (Rennes), Sadio Mane (Liverpool), Ismaila Sarr (Rennes), Mame Biram Diouf (Stoke City), Mbaye Niang (Torino), Keita Balde (Monaco)
NESSUNO
Dopo 16 anni il Senegal torna a giocare una fase finale del Mondiale. È la seconda qualificazione ai campionati del mondo per gli africani. La prima nel 2002 quando il ct Metsu portò la squadra fino ai quarti di finale.
La squadra guidata da Aliou Cissé potrebbe essere una delle sorprese della rassegna internazionale. Il ct conosce bene gli ostacoli nella costruzione di un’identità precisa di gioco ma sa anche di poter puntare su una squadra esperta per quanto tutto sommato giovane, con un paio di frecce prestigiose nella faretra.
Sotto il profilo tattico avanti con il 4-3-3 marchio di fabbrica del ct Aliou Cissé e senza immaginare rivoluzioni negli interpreti. Una possibilità concreta anche quella di adottare il 4-2-3-1, sfoggiato già durante le qualificazioni. Due centrocampisti e tre fantasisti alle spalle della punta centrale. Due moduli, una squadra adattabile alle situazioni e alle avversarie.
Porte girevoli. Dualismo N'Diaye-Diallo, il tecnico africano dovrà essere bravo a gestire anche questo. Ancora aperto il ballottaggio fra i pali.
In difesa troveranno spazio agli estremi Gassama e Sabaly; altrimenti potrebbe esserci l'inserimento di Wagué sul versante destro. In mezzo mister Cissé pare intenzionato ad affidarsi alla coppia Koulibaly e Kara - che si gioca una maglia con Salif Sané.
La linea mediana di Aliou Cissé prevede la presenza in cabina di regia di Kouyaté. Con lui il solido Idrissa Gueye nel ruolo di mezzala destra e Papa Alioune Ndiaye sulla sinistra.
Il Senegal ama giocare in verticale, puntare su transizioni offensive rapide e letali. Tutto da studiare anche il tridente senegalese, un trio di assoluto valore. Intoccabile Mané mentre sulla sinistra Keita Baldé pare essersi guadagnato una maglia da titolare ai danni di Ismaila Sarr. In mezzo all'area è già partito il ballottaggio tra Diafra Sakho, l'ex genoano Konaté, Diouf e M'Baye Niang. C'è tanta concorrenza là davanti.
Girone imprevedibile, quello H, in cui ci sono anche Polonia, Colombia e Giappone. Agli africani il talento non è mai mancato, soprattutto quando è stato cresciuto e sgrezzato in Europa. C'è anche uno spicchio d'Italia nella rosa del Senegal con Kalidou Koulibaly, M'Baye Niang e Alfred Gomis. “Un Peuple, Un But, Une Foi” è il motto della nazionale africana. Nulla vieta alla squadra di Cissé di puntare ad uno dei due pass per gli ottavi.
Spoiler:
- Mané
- Keita
- Diouf
Punizioni: Mané, Keita
Angoli: Keita
MANÉ: Uno dei giocatori più importanti del Liverpool e tra gli uomini più determinanti di questa edizione della Champions League. Giocatore unico, sa proteggere la palla in maniera sublime e arrivare al tiro con disinvoltura, sia da esterno sia come punta grazie alle proprie caratteristiche: la velocità e la tecnica.
KOULIBALY: Il centrale si è trasformato in un vero baluardo con l'avvento di Sarri sulla panchina del Napoli. Uno dei migliori difensori della Serie A: nell'ultima stagione ha messo a segno addirittura 5 gol in campionato.
Kalidou sente addosso il ruolo di leader della difesa senegalese. Dopo aver sfiorato lo scudetto con gli azzurri sarà sicuramente protagonista al Mondiale.
KOUYATÉ: Capitano della selezione senegalese, Kouyaté gioca da metodista al centro del campo non disdegnando il ruolo di difensore centrale. Solido, eclettico, affidabile. Pilastro del West Ham, leader di una undici che lo vede protagonista.
K. NDIAYE: Lui e Diallo si sono alternati tra i pali dei leoni della Teranga. Il rebus portiere, in vista dell'inizio della competizione mondiale, esiste. La concorrenza stimola, non ci sono dubbi, e allo stato attuale le gerarchie non sembrano affatto decise e nette.
KARA: Ha vissuto una stagione tormentata a causa di un lungo infortunio e conseguente operazione al ginocchio per un problema alla cartilagine. Si spera abbia messo il peggio alle spalle nonostante una condizione fisica imperfetta. Sané incalza dalle retrovie.
NIANG: L'attaccante granata, dopo aver ormai capito di non aver più chance con la Francia, ha accettato la convocazione della Nazionale senagalese. Al Torino M’Baye Niang non ha reso secondo le aspettative e si è pian piano eclissato. Il tempo passa e l'ex milanista ancora non ha compiuto il salto di qualità auspicato.
KEITA BALDÉ: Ala devastante e fisicamente esplosiva, talento tutto dribbling ed eccessi maturato all'interno della squadra laziale dimostrandosi decisivo, vero valore aggiunto dell'undici biancocelsete. Nel bene e nel male Keita ha fatto sempre parlare di sé. A 23 anni ha il tempo di crescerema deve sbrigarsi perché i bonus stanno finendo.
SABALY: Laterale utilizzabile su entrambe le corsie. Sabaly è un difensore moderno ed eclettico, un terzino che alle qualità tecniche abbina apprezzabili doti di corsa. Arrembante, questo l’aggettivo che meglio descrive il suo modo di interpretare la partita. Il franco-senegalese non è un gigante, ma rappresenta il classico motorino.
B. NDIAYE: Versatile al punto giusto, all'occorrenza anche buon distributore di gioco ma sa anche difendere. Una mezzala di qualità in grado di fare sia la fase difensiva sia quella offensiva. Papa Alioune Ndiaye può essere il jolly della mediana senegalese.
scheda a cura di KillNell
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