2-3-3-2
CABALLERO
OTAMENDI______FAZIO
___SALVIO_____MASCHERANO________TAGLIAFICO
__MEZA________BANEGA_________DI MARIA__
HIGUAIN______MESSI
Portieri: Armani, Guzman.
Difensori: Mercado, Ansaldi, Rojo.
Centrocampisti: Biglia, Perez, Lo Celso, Acuna.
Attaccanti: Aguero, Dybala, Pavon.
Salvio [55%] - [45%] Mercado:
Parte avanti il laterale del Benfica, anche se Mercado in ripresa dall'infortunio che ne ha condizionato la preparazione al mondiale potrebbe insidiarlo e minarne spesso la titolarità anche in base all'avversario da affrontare.
Fazio [60%] - [40%] Macherano:
Molto probabilmente partirà quasi sempre titolare Fazio, ma la possibilità di vedere Mascherano arretrato potrà vedersi soprattutto con l'impiego di Biglia a centrocampo contro squadre di livello più basso, in modo da avere più uomini capaci di assumersi la responsabilità di giocate importanti.
Mascherano [55%] - [45%] Biglia:
Anche qui El Jefecito sarà il preferito il più delle volte, ma contro squadre meno pericolose la possibilità di vedere Biglia titolare aumenterà per avere più qualità di palleggio.
Meza [45%] - Perez [35%] - Lo Celso [20%]
Sfida a 3 per il posto lasciato vuoto da Lanzini, parte avanti il folletto Meza che Sampaoli ha sempre considerato molto negli ultimi mesi. Ovviamente questa è una soluzione offensiva con un giocatore molto abile nel dribbling e negli spazi, capace di svariare molto su tutto il fronte di gioco. Perez invece sarebbe la soluzione ragionata per l'equilibrio, convocato in extremis potrebbe addirittura ritrovarsi di nuovo titolare. Lo Celso rimane più una soluzione a partita in corso.
Higuain [51%] - [49%] Aguero:
Qui molto probabilmente il dubbio più bello per Sampaoli. Sia il Pipa che il Kun sono due tra i migliori attaccanti in circolazione, entrambi hanno disputato una buona stagione e tutti e due hanno le capacità di essere una super-spalla di Messi. Molto probabilmente le scelte di Sampaoli porteranno Higuain come titolare e Aguero subentrante il più delle volte, anche perchè il Kun può essere devastante in velocità contro avversari stanchi.
PORTIERI: Nahuel Guzman (Tigres), Willy Caballero (Chelsea), Franco Armani (River Plate)
DIFENSORI: Gabriel Mercado (Siviglia), Nicolas Otamendi (Man City), Federico Fazio (Roma), Nicolás Tagliafico (Ajax), Marcos Rojo (Man United), Marcos Acuña (Sporting Lisbona), Cristian Ansaldi (Torino), Eduardo Salvio (Benfica)
CENTROCAMPISTI: Javier Mascherano (Hebei), Angel Di Maria (PSG), Ever Banega (Siviglia), Lucas Biglia (Milan), Enzo Perez (River Plate), Giovani Lo Celso (PSG), Maximiliano Meza (Independiente)
ATTACCANTI: Lionel Messi (Barcellona), Sergio Agüero (Man City), Gonzalo Higuaín (Juventus), Paulo Dybala (Juventus), Cristian Pavón (Boca Juniors)
Nessuno.
"Mister, con quale modulo si baserà la sua nazionale?" "Con il 2-3-3-2: lavoreremo con questo sistema".
Ha stupito tutti Jorge Sampaoli con questa affermazione nelle settimane in preparazione del mondiale da affrontare per la sua Argentina, eppure chi lo conosce sa già da tempo che il mister argentino è tanto maniacale quanto determinato nell'andare verso la sua strada.
Difatti questo modulo si basa sulla sua idea di calcio: avere un 11 in campo capace di riempire ad ogni altezza il campo con linee di gioco, attaccare sia all'esterno che all'interno e difendere altissimi, in modo da non concedere terreno agli avversari. Un "caos organizzato", che più di ogni altra definizione si adatta al credo dell'allievo del maestro Bielsa.
In porta toccherà a Caballero dopo la rinuncia per infortunio a Romero.
In difesa i centrali saranno Otamendi e Fazio, con Mascherano che in caso di bisogno è pronto ad arretrare.
A centrocampo i falsi terzini saranno Salvio (anche a causa dei problemini fisici di Mercado) e Tagliafico, mentre il volante che darà appoggi e si occuperà della fase di costruzione dell'azione (e di quella di non possesso) sarà Mascherano o Biglia.
La linea dei trequartisti sarà formata da dai sicuri Banega e Di Maria, mentre l'infortunio di Lanzini lascia un posto vuoto sulla destra: a giocarselo soprattutto Meza e Perez, uno più offensivo e l'altro più difensivo..
In attacco la costante sarà Messi, con uno tra Higuain e il Kun Aguero ad assisterlo.
L'obiettivo della nazionale argentina è quello di puntare alla vittoria nonostante una squadra complessivamente forse un gradino inferiore ad altre, ma la possibilità di avere un'ultima occasione per il gruppo storico dei nati alla fine degli anni '80 potrebbe spingere a dare tutto e di più per l'obiettivo.
E poi c'è Messi.
Spoiler:
- MESSI
- AGUERO
- DI MARIA
Punizioni: Messi, Di Maria, Banega
Angoli: Di Maria, Banega, Lo Celso
MESSI:
Per lui è davvero l'ultima occasione per raggiungere il mito. Se a livello di club nessuno può imputargli nulla, è quel maledetto trofeo con la propria nazionale che ancora adesso lo separa dal chiudere i discorsi sul più grande di sempre. Inutile dire che la finale di 4 anni fa brucia ancora e lo farà per sempre, la Pulce sa benissimo che qui in Russia ha la possibilità di rimarginare quella ferita ancora aperta. Ad accompagnarlo la solita grande stagione al Barcellona: 45 gol in 54 presenze totali, 34 in 36 partite di Liga, Scarpa d'oro dell'anno, 3 gol e 1 assist nell'amichevole contro Haiti in preparazione all'evento in Russia.
E' il torneo della vita e lo sa.
DI MARIA:
L'altra sicurezza della squadra è El Fideo. Anche lui reduce da un'ottima stagione realizzativa al PSG (21 gol in 45 presenze), ma la sua migliore qualità è quella di esserci sempre, sia quando si tratta di legare il gioco che quando ci si avvicina all'area e c'è bisogno di qualcuno che si prenda le responsabilità. Sulla sinistra il posto è il suo, illuminerà con le sue grandi giocare la squadra e vorrà riprendersi ciò che il destino (un infortunio in quel caso) gli ha tolto lo scorso mondiale, quando non poté giocare semifinale e finale di un torneo che lo aveva visto protagonista fino a quel momento.
I TERZINI:
Salvio, Mercado, Tagliafico e Ansaldi si devono preparare mentalmente e fisicamente al lavoraccio che dovranno fare, tatticamente la loro posizione è quella decisiva per il gioco di Sampaoli. Dovranno attaccare altissimi dando una mano in continuazione agli esterni offensivi e nel contempo non abbandonare da soli i due centrali difensivi, formando così una difesa a 4 in fase di non possesso. Se da un lato questo potrebbe portare a bonus in attacco grazie all'assistenza continua alla fase offensiva, è il lavoro difensivo che potrebbe preoccupare non poco tutta l'architettura dell'idea di gioco sampaoliana.
CABALLERO:
Ha debuttato in nazionale contro l'Italia nel marzo scorso alla veneranda età di 37 anni e dopo pochi mesi potrebbe ritrovarsi ad essere persino il titolare al mondiale a causa dell'infortunio di Romero. E' questa l'incredibile parabola di Willy Caballero, attualmente al Chelsea come secondo di Courtois, un portiere non eccezionale tra i pali (eufemismo) ma che assicura gioco coi piedi ed esperienza come pochi.
Sampaoli richiede ai suoi portieri di giocare molto alti, per questo motivo non sarà raro ritrovarlo ai limiti dell'area molto spesso e non è un fulmine di guerra nel recuperare terreno; in più è sì bravo coi piedi, ma spesso eccede in preziosismi. Sicuramente non sarà uno dei punti di forza dell'Argentina, diciamo così.
OTAMENDI:
Il centrale in forza al City è la principale colonna difensiva dell'Argentina, capace di essere dominante sia di testa che in velocità. Un difensore moderno che, all'apice della sua carriera, si troverà a dover tenere le redini di una fase difensiva spesso scricchiolante. Attenzione alla sua pericolosità nei piazzati offensivi.
BANEGA:
Dopo la non eccezionale stagione all'Inter è tornato al Siviglia dove la sua stagione è stata un po' in chiaroscuro, ma rimane un giocatore dotato di colpi importanti ed in una squadra votata all'attacco potrebbe fare la differenza. Capace di essere pericoloso sia su piazzato che in movimento, potrebbe mettere al servizio dei momenti importanti la sua grande esperienza.
LO CELSO:
Il mancino di Rosario tutto estro e fantasia viene da una buona stagione al PSG, dove ha accumulato minuti e fatto vedere alcune delle sue grandi qualità di cui è capace. Giocatore tutto dribbling, scatti e fiammate improvvise, è il perfetto apriscatole di difese chiuse; magari spesso partirà dalla panchina, ma in quel caso sarebbe sempre una scommessa da provare in quanto ha le capacità di far male a qualunque avversario anche con una sola giocata.
scheda a cura di GioGio83
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