Lo spazio dei popolo romanista. Forum per i tifosi in cui parlare e discutere di tutto ciò che ruota intorno alla Roma. Rosa, società, mercato, storia del club, iniziative dei tifosi.
Come sono stati definiti i criteri di selezione del sito principale dello Stadio della Roma?
Abbiamo preso in considerazione 13 casi di studio, compresi gli stadi di Londra, Madrid, Dublino, Mosca e Istanbul.
Perché è stato scelto Tor di Valle come sito definitivo?
La ricerca del sito definitivo è stata condotta con la collaborazione di Cushman & Wakefield, leader nel settore immobiliare in Italia e nel mondo.
Considerando le priorità stabilite dal club, come l’estensione del terreno e l’accessibilità, C&W ha contribuito a svolgere un processo PFR per individuare il miglior sito possibile da destinare al nuovo progetto.
Quanti siti sono stati complessivamente considerati?
Oltre 80. Tutti i potenziali siti presentati sono stati analizzati, valutati, registrati e sottoposti a revisione da parte del club. Al termine del processo, il sito di Tor di Valle è stato individuato come la migliore opportunità per lo sviluppo del progetto per via, tra le altre cose, dell’accessibilità garantita dalle strade e del trasporto pubblico, della sua vicinanza alla città e all’aeroporto e dei vantaggi urbanistici derivanti dal precedente utilizzo a scopi sportivi.
Situato comodamente all’intersezione tra il Grande Raccordo Anulare, l’anello autostradale che circonda la città, e l’autostrada per l’aeroporto internazionale di Fiumicino, il sito è idealmente posizionato per essere fruibile anche per i viaggiatori e i dipendenti dello scalo di Fiumicino, considerata anche la prossima espansione dell’aeroporto romano che porterà ad investimenti pari a 10 miliardi di euro nei prossimi trent’anni.
È stato preso in considerazione il rischio idrogeologico e idraulico derivante da eventuali inondazioni?
Certamente. Ci sono stati approfonditi studi geologici, geotecnici, idrogeologici, idrologici e idraulici per la verifica del rischio derivante dalle alluvioni, oltre ad analisi del sottosuolo condotte nei mesi passati, grazie ai quali le squadre di ingegneri hanno potuto comprendere le caratteristiche dei terreni dove saranno costruiti lo stadio e le infrastrutture collaterali, assicurandosi che i terreni fossero adatti a sostenere un complesso così grande, garantendo condizioni di sicurezza per l'intera area.
Chi ha condotto gli studi geotecnici e idrogeologici?
Una squadra di esperti di GEORES, una delle aziende italiane leader nel settore geotecnico, ha condotto le operazioni guidata dal direttore generale di Gores, Claudio Vercelli. Gli studi idrologici e idraulici sono stati coordinati dal Prof. Fernando Nardi, Specialista dell’Università per gli Stranieri di Perugia. Interventi di sistemazione fluviale sono inoltre stati previsti nel bacino del Fosso di Vallerano, ai fini della messa in sicurezza dal rischio di inondazioni.
Sono state coinvolte aziende italiane nei diversi aspetti del progetto?
Certamente. Un numero importante di aziende coinvolte nello sviluppo del complesso sportivo e di intrattenimento collegato allo Stadio della Roma sono italiane o possiedono interessi sostanziali in Italia. Tra queste Arup, Geores, LAND, Lend Lease, AS Roma, Studio Libeskind, CO.RE Ingegneria, Italia Green, Parsitalia, STE Group, IN.CO, ABDR, Systematica, GAE Engineering, Officinae Verdi, GAD, DLA Piper Italy e IDRAN.
Quanto lungo era il dossier tecnico che è stato recentemente presentato?
Molto lungo. Il dossier tecnico contiene un totale di 53 500 pagine, con 3500 pagine di soli disegni e 50 000 pagine di relazioni.
LO STADIO
Quale sarà la capacità del nuovo stadio?
Il nuovo stadio potrà accogliere fino a 52500 persone sedute (espandibile a 60000). Lo Stadio della Roma è specificamente progettato per garantire agli appassionati un’esperienza unica nei giorni delle partite.
Il nuovo stadio risolverà il problema della distanza tra le tribune e il terreno di gioco, come accadeva allo Stadio Olimpico?
Sì, la vicinanza degli spalti al terreno di gioco e l’ottima visibilità derivante consentirà di garantire agli appassionati un’esperienza intensa e dinamica, con pochi eguali nel mondo del calcio, grazie all’ottima visuale offerta da ogni singolo posto a sedere.
Quanto vicini saranno i tifosi al terreno di gioco?
La distanza minore dal terreno di gioco sarà pari a 8,9m e quella maggiore a 11,7m.
Ci sarà la Curva Sud nel nuovo Stadio della Roma?
Sì. Situata al primo livello. La Curva Sud ospiterà più di 14000 tifosi.
Ci saranno suite premium?
Sì. Saranno situate sul lato Est e sul lato Ovest. I tifosi della Roma e i partner strategici che decideranno di beneficiare delle suite potranno godere di vantaggi unici e pacchetti di servizi all’interno dell’impianto incluse esperienze culinarie e ristoranti gourmet. La struttura è pensata per offrire la migliore esperienza di gara possibile e consentire ai professionisti di intrattenere i propri ospiti durante gli incontri e gli eventi nell’arco dell’anno.
Quanti ascensori ci saranno all’interno dello stadio?
Ci saranno 21 ascensori all’interno dello stadio.
Quanti bagni ci saranno?
Ci saranno 938 bagni – 366 per le donne e 572 per gli uomini.
Ci saranno tabelloni all’interno dello stadio?
Sì. Ci saranno tre tabelloni – due di 9x15 m2 negli angoli Sud-Est e Sud-Ovest e uno di 12x24 m2 in Curva Nord.
Lo stadio potrà ospitare concerti?
Sì. Sarà possibile creare un anfiteatro di 14 000 posti dedicato ai concerti. Inoltre lo stadio potrà essere utilizzato per intero per ospitare questo tipo di eventi.
ASPETTO ECONOMICO
A quanto ammonta l’investimento relativo al progetto?
Oltre 2 miliardi di euro saranno spesi per i Costi di Sviluppo del Progetto, comprensivi dei costi fissi e variabili, approssimativamente 400 milioni per lo stadio
POSTI DI LAVORO
Quante persone saranno impiegate per lavorare al progetto?
A oggi, più di 650 persone sono state coinvolte nello sviluppo del progetto e saranno presenti in media 2000 lavoratori durante la fase di costruzione, con un picco di 3500 durante la Fase 1.
Saranno assunti lavoratori del luogo per svolgere complessivamente 17 000 000 ore uomo – pari a più di € 500 000 000 in salari.
Quante persone saranno effettivamente impiegate una volta terminato il progetto?
Per quanto riguarda le operazioni quotidiane, oltre 4000 persone totali saranno impiegate in loco. Il Convivium avrà 1000 dipendenti e vi saranno più di 2500 dipendenti presso lo Stadio della Roma, compresi quelli legati strettamente agli eventi. 300 persone saranno inoltre impiegate nel settore delle infrastrutture, compresi trasporti e sicurezza.
Quante persone lavoreranno presso il Business Park?
Il Business Park impiegherà 1000 persone, oltre ai 15 000 dipendenti in seno alle aziende locatarie.
Verranno offerte possibilità di lavoro per i cittadini romani?
Sì. Una delle iniziative che interesseranno l’intero sito principale consisterà nell’offrire possibilità di lavoro ai cittadini di Roma nel campo dei lavori di costruzione, delle infrastrutture, dei servizi e in ambito aziendale.
Come sarà possibile conoscere le opportunità di lavoro disponibili?
Le posizioni lavorative saranno rese note attraverso una serie di canali, tra cui l’assunzione dirigenziale, la pubblicizzazione diretta, le fiere di settore e l’esternalizzazione a terze parti.
COSTRUZIONE
Ci vorrà una sola fase per completare il progetto?
No, vi saranno due fasi di costruzione. La Fase 1 si protrarrà dai 26 ai 28 mesi e porterà a un completamento del progetto pari al 75%. La Fase 2 si protrarrà per ulteriori 36 mesi e porterà al completamento del restante 25% del progetto.
Da dove proverranno i materiali di costruzione?
I materiali utilizzati per il progetto saranno tutti di provenienza locale, per un totale di 4 000 000 tonnellate.
Che provvedimenti saranno presi per minimizzare i disagi creati dalla costruzione del complesso?
Un’estesa rete di strade provvisorie è stata accuratamente pianificata al fine di minimizzare il disagio creato durante la prima fase di costruzione.
Si è pensato alla questione delle risorse e dell’efficienza energetica?
Sono state sviluppate strategie tenendo in considerazione le migliori pratiche a livello internazionale, compresi i certificati LEED oro/argento e GBC.
Il master plan ha migliorato i regolamenti nazionali e locali in materia di riduzione dei requisiti e l’auto-produzione di energia da fonti rinnovabili.
Le installazioni fotovoltaiche saranno disseminate all’interno del sito, in particolare sui tetti degli edifici che non saranno utilizzati come spazi verdi pubblici, compreso il tetto dello stadio.
Il sistema di raccolta delle acque piovane raccoglierà e riutilizzerà le stesse per l’irrigazione e altri utilizzi di acqua non potabile.
AREE VERDI
Il progetto creerà nuove aree verdi per i cittadini di Roma?
Sì. Vi saranno più di 89 ettari di verde all’interno del sito e più di 53 ettari di verde pubblico. Verranno piantati più di 9.100 nuovi alberi e 140.000 nuovi arbusti. Nasceranno inoltre tre nuovi spazi d’acqua.
Un’area dismessa di più di 32 ettari verrà inoltre riqualificata con alberi, viali, piste ciclabili, sistemi di illuminazione e telecamere a circuito chiuso, il tutto fruibile dal pubblico.
Un parco pubblico di sette ettari, situato all’ingresso principale del sito, davanti al quartiere dell’intrattenimento, tra lo stadio e la stazione Ostiense/Tor di Valle, proporrà inoltre un anfiteatro costruito sul fianco di una collina.
L’anfiteatro potrà ospitare concerti di musica classica, concerti jazz, festival e molto di più. L’anfiteatro sarà costruito su una pendenza artificiale e potrà essere utilizzato durante il giorno per rilassarsi, fare passeggiate o pranzare all’aria aperta.
DESIGN
Quante valutazioni sono state fatte sui disegni e sul progetto dello stadio?
Molte. L’architettura del nuovo stadio rende omaggio alla ricca storia di Roma, abbracciando allo stesso tempo gli innovativi design ed estetica italiani, conosciuti in tutto il mondo. Con lo scopo di evocare uno dei simboli più amati e rappresentativi di Roma, il Colosseo, il progetto comprende uno stadio ultramoderno in acciaio e vetro avvolto da un trasparente di pietra. Questo schermo di pietra fluttuante di 21 metri di altezza avvolge lo stadio in un’interpretazione dinamica e contemporanea degli archi di pietra della famosa arena. I posti a sedere si svilupperanno al di sotto di una copertura ultra-resistente in vetro traslucido, per proteggere i tifosi dalle intemperie.
TRASPORTI
Come si potrà accedere allo stadio?
Il complesso disterà 20 minuti dal centro città e 20 minuti dall’Aeroporto di Fiumicino.
Il sito di Tor di Valle sarà servito da almeno due linee ferroviarie, la linea Roma-Lido a sud e quella transitante per la stazione Magliana a nord. È stato proposto, inoltre, un prolungamento della Linea B della metropolitana, così come indicato nel dossier, previa approvazione da parte della Regione.
Il trasporto pubblico e il trasporto ferroviario consentiranno di assorbire il 50% del traffico diretto al sito.
Il progetto dello Stadio della Roma implica un miglioramento dei lavori pubblici in quanto questi sono parte integrante dell’intero riammodernamento infrastrutturale conseguente al progetto. Vi saranno numerosi punti di accesso per i tifosi e i visitatori, tra cui ponti pedonali e stradali, la Linea B della metropolitana e la linea ferroviaria urbana Roma-Lido.
Per chi si recherà allo stadio con mezzi propri, vi saranno parcheggi disponibili?
I parcheggi saranno disponibili in prossimità del sito per tifosi, per i VIP e per chi volesse godere degli spazi di intrattenimento. L’area dei parcheggi sarà di 430 000 metri quadrati, in grado di accogliere più di 10 000 autovetture, più di 8 800 moto e più di 35 pullman.
Quanto sono importanti per l’intero progetto le infrastrutture legate ai trasporti?
Sono essenziali. Le reti di trasporto interconnesse, comprese le strade a scorrimento veloce e le strade interne, sono di cruciale importanza per gli appassionati, poiché consentiranno di entrare e uscire dall’area molto più rapidamente di quanto non avvenga oggi allo Stadio Olimpico.
Ciascuna direttrice, comprese l’autostrada per Fiumicino, via Ostiense e via del Mare, saranno rinnovate e migliorate grazie ai finanziamenti di Stadio della Roma stanziati per i lavori pubblici. L’autostrada per Fiumicino sarà la direttrice principale dell’intero sistema stradale e sarà collegata al complesso grazie a un ponte che sarà costruito sul fiume Tevere.
Quanti ponti ci saranno?
Dovranno essere costruiti tre ponti principali. Un ponte pedonale che attraverserà il Tevere in prossimità della stazione Magliana, che comprenderà rampe per le biciclette; un ponte pedonale che attraverserà via Ostiense dalla stazione di Tor di Valle e un ponte strallato che collegherà il sito all’autostrada per Fiumicino.
SICUREZZA
Quanto importante sarà l’aspetto legato alla sicurezza?
Il team dello Stadio della Roma sta lavorando a stretto contatto con i migliori consiglieri in tema di sicurezza circa la progettazione, l’attuazione e la gestione di sistemi di sicurezza di alto livello – con la valutazione del rischio legato alla sicurezza e lo sviluppo di una strategia apposita sia a livello delle infrastrutture presenti in loco che a livello di sicurezza informatica e digitale.
Vi sarà un sistema di sorveglianza all’avanguardia attivo 24 ore su 24 sull’intero sito principale, che comprenderà sistemi di telecamere a circuito chiuso, anche per i terreni del parco, e una strategia di sicurezza pienamente interconnessa con le diverse aree del sito, al fine di assicurare una presenza costante e un funzionamento efficiente.
ROMA VILLAGE
Cos’è il Roma VIllage?
Il Roma Village è situato sul lato ovest, adiacente allo stadio, e sarà il punto di riferimento per i tifosi che si recheranno alla partita o per coloro che, pur sprovvisti di biglietto, vorranno comunque prendere parte all’esperienza nel giorno della partita.
Cosa succederà al Roma Village nei restanti giorni?
Durante tutto l’anno, il Roma Village fungerà da centro congressi per aziende e marchi di portata globale, che potranno così organizzare eventi e fornire a dipendenti, colleghi e amici la possibilità di vivere il complesso nel suo insieme.
Cos’altro proporrà il Roma Village?
Una nuova, moderna interpretazione della Scalinata di Trinità dei Monti sarà una delle entrate principali dello stadio, situata sul lato occidentale del sito e accessibile direttamente dal Roma Village. La Scalinata sarà inoltre utilizzata per eventi all’aperto, fungendo da anfiteatro.
CAMPI DI ALLENAMENTO
Ci sarà un nuovo centro sportivo all’interno del complesso?
Sì. A nord dello stadio sarà presente un centro sportivo all’avanguardia dotato di strutture wellness pensato per la prima squadra della Roma. I giocatori della prima squadra, gli allenatori, lo staff tecnico e lo staff medico lavoreranno in questo centro allenamenti di livello mondiale progettato con i più alti standard, affinché la squadra possa svolgere una preparazione ottimale per raggiungere le più elevate prestazioni.
Il centro comprenderà inoltre diversi campi di allenamento (due campi regolamentari e uno a dimensioni dimezzate), attrezzature all’avanguardia, strutture per l’allenamento e la riabilitazione, spogliatoi e una sala da pranzo dotata di grandi schermi per analizzare i video delle partite.
CONVIVIUM
Cos’è il Convivium?
Il quartiere dell’intrattenimento C1 sarà l’accesso principale allo stadio e fungerà da complesso dell’intrattenimento aperto tutto l’anno.
Il complesso presenterà un design moderno a cura dello studio Forrec, famoso in tutto il mondo. Il complesso sarà una vibrante area comune con punti di ristoro ed esposizioni sia durante i giorni della partita che in quelli in cui non saranno in programma eventi sportivi.
Il complesso sarà un centro di primo piano per quanto riguarda l’intrattenimento e la ristorazione, a livello nazionale e internazionale. L’offerta varierà dai piccoli bar ed eventi all’aria aperta nelle tre piazze principali all’anfiteatro costruito sulla pendenza tra il Convivium e uno dei parchi pubblici.
I visitatori potranno accedere al centro da diversi punti di ingresso e potranno passare il tempo nelle diverse aree del complesso, ciascuna contraddistinta dalla propria unicità.
Le attività all’aria aperta, i caffè, i bar, i ristoranti e le altre esperienze fornite dagli sponsor cattureranno idealmente l’energia dei Romani e attrarranno turisti e locali durante tutto l’anno.
Ultima modifica di riki17 il 20/10/2017, 12:05, modificato 1 volta in totale.
Lo Stadio si fa: sì anche senza Ponte Il nuovo impianto si farà. La Regione e il Ministero hanno dato parere positivo, il progetto si svincola dal Ponte di Traiano
Siamo giunti al giorno del giudizio. Quello che attendiamo ormai da cinque anni almeno, da quando il presidente James Pallotta iniziò a parlare della possibilità e dell'opportunità di costruire un impianto di proprietà. Era il 2012 e da allora abbiamo visto conferenze stampa, annunci a vario titolo, conferenze indette e rinviate, delibere approvate, contestate, infine modificate, plastici, schemi e progetti. Il tifoso della Roma, che negli anni è diventato o dovuto diventare anche un esperto di borsa e di finanza, nell'ultimo periodo si stava trasformando gradualmente in un architetto. Ma siamo arrivati finalmente al dunque. Oggi la Conferenza dei Servizi si riunisce per esaminare le ultime carte e arrivare al verdetto finale. Non sarà probabilmente oggi il giorno in cui metteremo ufficialmente la parola fine a questa lunga maratona burocratica che sta appassionando e forse un po' stancando tutti i tifosi giallorossi, con ogni probabilità sarà necessario un aggiornamento, non sappiamo se di 24 ore o di qualche giorno. Quello che sappiamo, e da oggi lo sappiamo con forte convinzione, è che non siamo mai stati così vicini a veder realizzato questo sogno. Come detto la Conferenza oggi si riunirà per esaminare i pareri forniti dai vari Enti coinvolti. E se il parere favorevole di Roma Capitale e della Città Metropolitana apparivano scontati, così non era per quelli di Regione e Stato. Ed allora arriviamo alla lieta novella: questi ultimi saranno favorevoli, come da noi anticipato più volte, e lo saranno oltre ogni più rosea previsione. Non ci sono più ponti di mezzo, o vincoli da contrastare, si va verso un netto e definitivo assenso al progetto.
Via libera dalla Regione Dalla Regione arriva forse la notizia più bella, e quella meno attesa. Il parere che oggi fornirà la Direzione Regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità della Pisana sarà positivo, pur con qualche prescrizione e raccomandazione. La Direzione guidata dall'architetto Manuela Manetti, già direttrice dell'analogo dipartimento provinciale quando a guidare alla presidenza del disciolto ente c'era neanche a dirlo Nicola Zingaretti, dichiarerà sostanzialmente soddisfatte le richieste formulate in materia urbanistica e paesaggistica. In particolare nel dispositivo che verrà presentato questa mattina si stabilirà che «allo scopo di evitare atteggiamenti di schizofrenia amministrativa, pur nella consapevole convinzione di una armatura infrastrutturale già insufficiente agli attuali flussi di traffico che richiederebbero sin d'ora interventi strutturali, considerata la competenza specifica di Roma Capitale e la sua positiva valutazione, si ritiene opportuno non discostarsi dalle scelte comunali». In sostanza si dirà che i tecnici della Regione non sono particolarmente convinti della bontà del progetto, ma visto il parere positivo del Comune preferiscono adeguarsi. Traduzione ancora più stretta: via libera. Sparisce il Ponte di Traiano, o meglio sparisce l'esigenza di chiarire il destino dell'opera in questa fase. Si tornerà senz'altro a parlarne, ma in altre stanze e in altri contesti. Soprattutto il destino dello stadio sarà slegato a quello del ponte. Detto questo la Regione non mancherà però di far pesare questa scelta al Comune e a chi lo guida. Infatti prenderà, come detto, una serie di prescrizioni, molte delle quali a carico proprio della Giunta Raggi. Chiederà un monitoraggio costante nel tempo dei flussi di traffico, anche e soprattutto nella fase di costruzione dell'impianto. Demandando proprio all'amministrazione capitolina il controllo di tale monitoraggio, prescrivendo però il costo dell'operazione a carico dei proponenti. Si prescriverà anche le opere pubbliche previste vengano realizzate prima o contestualmente a quelle private, di rispettare le aree sottoposte a vincolo paesaggistico, di attrezzare gli spazi verdi con irrigazione e manutenzione e di garantirne il libero accesso, di salvaguardare la vegetazione ripariale esistente, come pure le alberature esistenti, e in caso ultimo di espiantare e ripiantumare con compensazione pari almeno al doppio. Insomma tutta una serie di raccomandazioni di buon senso, ma che la Regione ha preferito specificare, anche a compensazione di una delibera di pubblico interesse, quella votata lo scorso giugno dall'Assemblea capitolina, che nelle stanze della Pisana non è mai stata considerata un capolavoro tecnico.
Anche lo Stato è favorevole Parere positivo arriverà anche dallo Stato e nello specifico dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Lo stesso Mibact che non più tardi di qualche settimana fa emanava un nuovo decreto di vincolo sulle tribune dell'ippodromo firmate dall'architetto Julio Lafuente, e il cui contenzioso è destinato a risolversi in altra sede. Il Ministero oggi nel parere che presenterà in Conferenza non rileverà "elementi di incompatibilità con il contesto paesaggistico, né riflessi o interferenze a carico del patrimonio culturale". Anche qui un sostanziale via libera, pur con qualche prescrizione di natura ambientale, urbanistica e archeologica. In particolare verrà chiesto di "ricollocare la struttura ricostruita delle tribune non lontano dalla sua originaria posizione". Come è noto l'ultima versione del progetto targato Roma e Eurnova prevede la demolizione delle tribune e la ricostruzione di parte di esse in altra area. Ebbene, il Ministero chiede molto genericamente che quest'area non sia troppo lontana da quella attuale. Prescrizione minima se si pensa alle polemiche degli ultimi mesi sul valore artistico e ingegneristico dell'opera di Lafuente. Verrà inoltre chiesto di definire un cronoprogramma dei lavori e di svolgere approfondite indagini archeologiche nelle aree del Fosso di Vallerano e del Ponte dell'Arca, di comunicare tempestivamente ogni scoperta di interesse archeologico ed in caso di lasciare il capo alla Sovrintendenza ogni attività di scavo. Sul piano ambientale verrà chiesto di non alterare gli argini naturali del fiume, di garantire la conservazione degli assetti naturalistici dei pontili, di garantire la manutenzione dei parchi e di definire gli interventi di riconnessione.
Comune, tutto come previsto Da Roma Capitale e Città Metropolitana non si attendevano sorprese e così è stato. Il progetto attuale è figlio della mediazione tra i proponenti e la sindaca Virginia Raggi (che occorre ricordare guida anche la Città Metropolitana) e quindi non poteva che arrivare un parere positivo. Parere peraltro annunciato già mercoledì con una nota ufficiale del Campidoglio e ieri per bocca del vice Presidente della Città Metropolitana Fabio Fucci. Qualche piccola raccomandazione e prescrizione da parte degli uffici tecnici che hanno lavorato sotto la guida dell'assessore Luca Montuori però c'è stata. In particolare il Servizio Cave e Rifiuti inerti del Dipartimento ambientale di Roma Capitale chiederà nuove indagini quale "approfondimento del Piano di Caratterizzazione" e che queste vengano prontamente trasmesse a ARPA Lazio, e il reinterramento dei materiali di risulta. Il Servizio Prevenzione Inquinamento Atmosferico e Olfattivo dello stesso Dipartimento chiederà che al fine della cogestione da parte dei proponenti e di Acea dei lavori di mitigazione degli odori dell'impianto di depurazione Acea ATO2, il più grande d'Europa, venga stipulato un accordo scritto tra le due parti e che vengano formalizzati gli impegni in questo senso. Infine la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali chiederà la "riproposizione di una porzione delle tribune dell'ippodromo, consistente in 2 moduli/campate, nel Parco Fluviale Ovest", specificando quanto previsto dal Mibact e di cui vi abbiamo da poco parlato.
Ancora poche ore Ancora poche ore quindi prima di mettere la parola fine a questa Conferenza dei Servizi. Poco importa se oggi verrà chiesto un supplemento di tempo, un giorno o anche una settimana. Perché finalmente ogni tifoso della Roma potrà avere la propria casa. Abbiamo atteso anni, decenni, possiamo attendere ancora un po', ma presto, molto presto avremo il nostro stadio.