Gio186 ha scritto:Ragazzi io gioco col Mantra quindi posso schierare solo due attaccanti. Premesso che uno slot al 99% sarà di Immobile, l'altro a chi lo do? È rientrato Destro che gioca in casa col Cagliari... punto su di lui o do fiducia al Gallo?
Gio186 ha scritto:Ragazzi io gioco col Mantra quindi posso schierare solo due attaccanti. Premesso che uno slot al 99% sarà di Immobile, l'altro a chi lo do? È rientrato Destro che gioca in casa col Cagliari... punto su di lui o do fiducia al Gallo?
Fasenki ha scritto:Accetto Mertens per il gallinaccio?
Ho letto che diceva ieri di non essere Peter crouch e in questi nuovo sistema con molti cross e tagli in mezzo segnerà meno..
lullo95 ha scritto:Non avrà fatto una bella stagione ma lasciarlo fuori contro il Frosinone per mettere MATTIA DESTRO no, nemmeno per scherzo. Poi magari Destro ne fa 3 ma in quel caso verresti ucciso dai compagni di lega quindi in ogni caso meglio il gallo.
White88 ha scritto:Fasenki ha scritto:Accetto Mertens per il gallinaccio?
Ho letto che diceva ieri di non essere Peter crouch e in questi nuovo sistema con molti cross e tagli in mezzo segnerà meno..
Anche io avevo Mertens fino a qualche settimana fa, e devo dire che il costante ballottaggio con Milik (quasi sempre a favore del polacco) alla lunga era diventato parecchio frustrante. Aggiungi poi che fa molta fatica a segnare e, come ha detto lui, il gioco di quest'anno non lo aiuta come negli anni in cui c'era Sarri. Neanche Belotti fa una valanga di gol per carità, ma se non altro con lui puoi stare tranquillo che 90 minuti li gioca. Alla fine credo che non ci sarà tantissima differenza di gol tra loro due, quindi forse io terrei Belotti... sembra strano dirlo perché come tecnica e giocate Mertens è sicuramente superiore, però quest'anno al fanta è un altro discorso
bellavista ha scritto:che goooal che ha fatto domenica il gallo!!!!
ma ha avuto modo di fare qualche altro tiro in porta oltre al goal?(che tra l altro se lo é creato lui)
Gio186 ha scritto:Ragazzi comunque questo Toro mi ricorda il primissimo Napoli di Mazzarri e anche lì il gioco del buon Walter non era così brillante era fatto soprattutto di contropiede (giocatore chiave era Lavezzi, che spaccava le difese, un po'come dovrebbe fare Iago Falque) e ricordo che il Napoli segnava molto spesso nella ripresa. in particolare il Gallo sta avendo lo stesso trend che ebbe all'epoca Quagliarella: 7 gol nel girone d'andata, un periodo di digiuno proprio nel periodo gennaio-febbraio,poi cominciò a segnare con un po' più di continuità da marzo in poi (precisamente dalla gara con la Juve). Poi vabbè nel momento migliore rimediò una squalifica di 3 giornate contro il Parma e finì il campionato a quota 11, segnando una doppietta nella gara con l'Atalanta che diede la qualificazione matematica all'EL
Decisiva per me fu comunque la presenza di Cavani, un attaccante mostruoso che in quegli anni era una gioia per gli occhi a vederlo giocare, coadiuvato da altri due campioni come Hamsik e Lavezzi. Il primo anno, quando Mazzarri subentrò a Donadoni, la forza della squadra era soprattutto il carattere più che lo spettacolo. Quello che era esaltante era vedere i Grava e i Pazienza dare l'anima in campo... eppure non mancavano gli scivoloni, tipo gli 0 a 0 con Siena o Cagliari o le sconfitte improvvise con Parma o Bolognasfigatoalfanta90 ha scritto:Gio186 ha scritto:Ragazzi comunque questo Toro mi ricorda il primissimo Napoli di Mazzarri e anche lì il gioco del buon Walter non era così brillante era fatto soprattutto di contropiede (giocatore chiave era Lavezzi, che spaccava le difese, un po'come dovrebbe fare Iago Falque) e ricordo che il Napoli segnava molto spesso nella ripresa. in particolare il Gallo sta avendo lo stesso trend che ebbe all'epoca Quagliarella: 7 gol nel girone d'andata, un periodo di digiuno proprio nel periodo gennaio-febbraio,poi cominciò a segnare con un po' più di continuità da marzo in poi (precisamente dalla gara con la Juve). Poi vabbè nel momento migliore rimediò una squalifica di 3 giornate contro il Parma e finì il campionato a quota 11, segnando una doppietta nella gara con l'Atalanta che diede la qualificazione matematica all'EL
il Napoli di Walter era un gran belvedere nei primidue anni, ovvero finoa quando il Napoli non era considerata una grande e le squadre non si chiudevano
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