Dorico91 ha scritto:GioGio83 ha scritto: - CUT -
La chiusura forse è un po’ troppo pessimista, però in un certo senso capisco. Cioè posso capire che dopo 3 anni di Sarri in cui i giocatori sono cresciuti in maniera incredibile da semi sconosciuti quali erano + 1 anno di Ancelotti in cui tutto sommato si sono viste buone cose sia in Europa che in Serie A, gli stimoli vengano un po’ a mancare per alcuni.
Parlo di Allan che magari a gennaio avrebbe preferito un’altra destinazione per firmare il contratto della vita, parlo di Koulibaly che viene sbandierato come giocatore con cui fare in futuro una ricca plusvalenza senza mezzi termini addirittura da AdL in persona (della serie “se tanto devono vendermi, che mi sbatto a fare?”), di Insigne che ogni tanto qualche insofferenza verso la piazza mi sembra che la mostri senza nasconderlo troppo.
Comprensibile forse Mertens, ormai in scadenza e alla ricerca o di un rinnovo che pare non arriverà oppure di un contratto altrove, anche questo probabilmente ultimo grande contratto della carriera. Un po’ meno Callejon che da giocatore “di corsa” quale è può aspirare a proposte simili, ma nemmeno più di tanto paragonato al belga, che ha una classe e una tecnica che gli anni non possono sbiadire.
Insomma qualcuno di loro forse è vero che andava venduto lo scorso anno con l’arrivo di Ancelotti per aprire un nuovo ciclo. Però i risultati si ottengono con giocatori forti, e Ancelotti non penso che abbia accettato senza garanzie su alcuni di questi giocatori. Inoltre con l’addio di Sarri sarebbe stato un colpo troppo forte perdere anche gente del calibro di Insigne o Koulibaly...e un ambiente del genere al primo anno con un nuovo allenatore rischia di compromettere tutto.
Oltre al fatto che giocatori di questo tipo vanno sostituiti con altri se non forti uguale con qualcuno che potenzialmente sia più forte addirittura, magari nel giro di 2-3 anni. Altrimenti non si costruisce nulla. Il Napoli ora è una società che viaggia stabilmente al 2º-3º posto in campionato da diversi anni e giocatori di questo tipo costano...e AdL fa un certo tipo di mercato, lo sai meglio di me GioGio.
Da qui la questione Ancelotti: se ha accettato la panchina del Napoli è perché credo che si sia presentata una scelta da fare: il Napoli doveva dargli una squadra di un certo valore. Vendere i “senatori” per sostituirli con pari-livello avrebbe comportato una spesa forse insostenibile per come fa mercato il Napoli (ovviamente per viaggiare sugli stessi traguardi). Si è probabilmente deciso di tenere il blocco (Jorginho escluso più i “vecchi”) e di andare avanti finché la barca ha tenuto. Ora qualche scricchiolio si sente e i senatori mugugnano.
Se tabula rasa sarà credo che i tifosi e la società dovranno abituarsi a campionati diversi da quelli vissuti fino ad ora, a meno di grossi acquisti che dubito arriveranno, tranne forse 1-2.
Altrimenti pagherà l’allenatore per tutti e ne arriverà un altro che pur di allenare il Napoli si farà andar bene un po’ tutto.
No, capisco il tuo punto di vista, ci sta, però per me siamo arrivati alla resa dei conti di un ciclo cominciato parecchi anni fa.
Credo sia scontato che a fine anno (o persino prima se va male) le strade del Napoli e Ancelotti si divideranno, a meno di grandi imprese il mister ha fallito nei suoi obiettivi che erano appunti quelli dell'articolo e, più in generale, quello di dare una mentalità vincente a questa squadra. Non ci è riuscito.
Sui giocatori bisogna essere drastici. Callejon e Mertens se non sono a fine corsa poco ci manca, non riescono già più ad assicurare una continuità di rendimento che negli anni scorsi era una costante e le cifre che chiedono per eventuali rinnovi non sono assolutamente sostenibili. Koulibaly e Allan probabilmente si dovevano vendere prima, ma hai giustamente detto che se si fosse fatto non sarebbe stato facile sostituirli e avrebbe provocato dei malumori nei tifosi, però si doveva avere coraggio. E' ironico che a ADL la maggior parte dei tifosi rivolga accuse di essere una Udinese più grande e di fare in continuazione plusvalenze, quando invece si è arrivati a questo punto proprio perché... vende troppo poco.
Su Insigne è palese che a società e giocatore non può che far bene dividere le strade.
La prossima estate sarà molto movimentata, ma non tutti i mali vengono per nuocere. Una base di giocatori giovani o giovanissimi validi per ripartire c'è (Fabian Ruiz, Lozano, Meret, Elmas, gli stessi Milik, Di Lorenzo e Zielinski sono ancora giovani), non necessariamente si devono avverare le profezie di 10° posto che molti dicono. Servirà coraggio, competenza ed un allenatore che abbia idee e voglia, ma di certo l'epoca dello sparring partner della Juve è finita.