4-4-2
RADU
______BIRASCHI_____ROMERO_____ZUKANOVIC____CRISCITO____
LAZOVIĆ_____LERAGER_____STURARO_____BESSA
SANABRIA______KOUAMÈ
Radu 70% - Jandrei 30%
Zukanovic 50% - Pereira 30% - Günter 20%
Sturaro 40% - Lerager 20% - Radovanovic 15% - Rolon 15% - Veloso 10% (per due posti)
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93. JANDREI CHITOLINA Carniel (1993) Piede: Dx Portiere
Anno 2017/2018 Squadra Chapecoense Presenze 38 MV n.d. FM n.d. 50 10 0 2 0
Arriva dalla Chapecoense il sostituto di Marchetti. Dotato di buon fisico di lui si dice che sia molto reattivo e coraggioso tra i pali e bravo nelle uscita basse, mentre qualche spiffero dal campo di allenamento lo da un po' carente nelle uscite alte. Come la gran parte dei portieri brasiliani sembra bravo con i piedi. Jandrei ha 25 anni ed è quindi da escludere che sia venuto a fare da chioccia a Radu, dovrà guadagnarsi negli allenamenti la fiducia di Prandelli e se ne avrà l'occasione cercherà di ribaltare le gerarchie.
SALUTE: OTTIMA
97. RADU Andrei (1997) Piede: Dx Portiere
Anno 2018/2019 Squadra Genoa Presenze 17 MV 6.11 FM 4.64 28 2 1 0 0
Il giovane portiere rumeno si è preso il posto da titolare e si sta dimostrando ottimo e reattivo tra i pali. Permangono i difetti nelle uscite alte e la sensazione che non dia ancora totale sicurezza alla squadra. E' stato autore di alcuni interventi nei quali ha ricordato il miglior Perin, ma l'erroraccio è lì dietro l'angolo, anche se complessivamente l'impatto con la serie A è stato positivo. Purtroppo la squadra subisce troppi gol, l'ideale è cercare un buon incrocio e schierarlo soprattutto nelle partite casalinghe o averlo come terzo di due portieri di media levatura.
SALUTE: OTTIMA
25. VODISEK Rok (1998) Piede: Dx Portiere
Anno 2018/2019 Squadra Genoa Presenze 0 MV n.d. FM n.d. 0 0 0 0 0
È destinato ad essere il terzo portiere il classe 1998 arrivato da svincolato dall'Olimpia Lubiana dove ha comunque giocato 30 partite negli ultimi due campionati.
SALUTE: OTTIMA
14. BIRASCHI Davide (1994) Piede: Dx Difensore Centrale/Terzino destro
Anno 2018/2019 Squadra Genoa Presenze 21 MV 5.95 FM 5.80 0 0 2 0
Fino alla pausa di gennaio era la sorpresa positiva della linea difensiva schierata rigorosamente a 3, sempre presente e, a parte alcune imbarcate subite dalla squadra, Sassuolo e Inter in trasferta e Parma in casa, prestazioni ampiamente sufficienti. Al momento del passaggio alla difesa a 4 è stato schierato esterno destro e si sono palesate delle difficoltà assolutamente inattese, come nel caso del gol di Borini nell'incontro casalingo contro il Milan. La difesa a 4 richiede un approccio diverso, la linea difensiva deve muoversi in sintonia, è prettamente una difesa di squadra, mentre la difesa a 3, pur mantenendo le zone di competenza si basa maggiormente nella giocata uomo contro uomo. Crediamo che per Biraschi, che comunque è ancora giovane, sia solo questione di tempo e di adattamento, anche se l'ideale potrebbe essere giocare come centrale in coppia con Romero, anche se nessuno dei due è ancora in grado di comandare la difesa. Resta consigliato ma deve adattarsi velocemente per tornare ad essere schierabile con tranquillità.
SALUTE: OTTIMA
4. CRISCITO Domenico (1986) Piede: Sx Terzino sinistro
Anno 2018/2019 Squadra Genoa Presenze 19 MV 6.00 FM 5.97 0 4 7 1
Vale per lui, con risultati completamente rovesciati, il discorso fatto per Biraschi, con la differenza che nella difesa a 4 il capitano è a suo agio come nel salotto di casa, non soffrendo la prestanza fisica degli attaccanti centrali può far valere le sue doti migliori, come la lettura della giocata, il senso dell'anticipo e un piede educato che avevano fatto dire a Ballardini che Mimmo avrebbe potuto anche giocare come regista. Sono bastate due partite e i buoni voti sono arrivati immediatamente, se non ci sarà un ritorno alla difesa a 3 è da tenere presente anche in ottica modificatore, se avevate pensato di tagliarlo, ripensateci.
SALUTE: BUONA
3. GÜNTER Koray (1994) Piede: Dx Difensore centrale
Anno 2018/2019 Squadra Genoa Presenze 9 MV 5.72 FM 5.66 0 0 1 0
Su di lui ci eravamo spesi, convinti che avrebbe trovato spazio grazie al fatto che Prandelli lo conosceva avendolo avuto al Galatasaray, e all'applicazione che mette in marcatura, rimanendo sempre concentrato ed evitando errori grossolani, il tutto condito da una buona predisposizione al gol quando sale sui calci piazzati. E invece si è ritrovato indietro nelle gerarchie, superato anche da Zukanovic probabilmente solo per una maggiore stazza e un piede appena migliore. Resta la prima alternativa, ma se lo avete in rosa probabilmente è il momento di cercare qualche alternativa.
SALUTE: BUONA
33. LAKICEVIC Ivan (1993) Piede: Dx Terzino destro
Anno 2018/2019 Squadra Genoa Presenze 0 MV n.d. FM n.d. 0 0 0 0
Detiene un record quasi incredibile, neanche un minuto giocato in campionato e per uno che tutto sommato nelle prime uscite estive non aveva fatto male è veramente incredibile, il fatto strano è che non si parla nemmeno di cessione e nelle foto che ritraggono la squadra lo si vede esultare con i compagni ed è sempre sorridente, evidentemente ben inserito nel gruppo. Mistero!!
SALUTE: OTTIMA
32. PEREIRA Pedro (1998) Piede: Dx Terzino Destro
Anno 2018/2019 Squadra Genoa Presenze 10 MV 5.54 FM 5.54 0 0 1 0
Il giovane portoghese è stato chiamato in causa abbastanza spesso dai tre allenatori che si sono succeduti sulla panchina rossoblu, ma Pedro è riuscito a non convincerne nessuno. Insomma: fantacalcisticamente inutile, guardare altrove.
SALUTE: BUONA
13. PEZZELLA Giuseppe (1997) Piede: Sx Terzino sinistro
Anno 2018/2019 Squadra Udinese Presenze 3 MV 5.75 FM 5.62 0 0 1 0
l buco sulla fascia sinistra viene coperto dal giovane ex Udinese, ma nel frattempo il passaggio alla difesa a 4 ha praticamente risolto la carenza esistente con difesa a 3, che aveva portato Lazovic al cambio di fascia. Appare difficile per Pezzella trovare spazio e per lui si aprono le porte della panchina dove farà la riserva a Criscito.
SALUTE: OTTIMA
17. ROMERO Cristian (1998) Piede: Dx Difensore centrale
Anno 2018/2019 Squadra Genoa Presenze 13 MV 5.92/color] FM [color=red]6.03 1 0 4 1
Buttato incredibilmente in campo nella trasferta contro la Juventus, dopo pochi minuti entrataccia su Cristiano Ronaldo e cartellino giallo. Il pensiero è stato non finisce la partita. E invece prestazione da stropicciarsi gli occhi e da lì non è più uscito, a parte una squalifica per un doppio giallo contro l'Udinese dove peraltro ha segnato di testa il suo pimo gol in serie A. Difensore centrale, roccioso e irruente come è lecito aspettarsi, reattivo e dotato di esplosività muscolare è già stato opzionato dalla Juventus, ma resterà anche il prossimo anno in rossoblu per completare il percorso di crescita. Da prendere.
SALUTE: OTTIMA
87. ZUKANOVIC Ervin (1987) Piede: Sx Difensore Centrale/Terzino sinistro
Anno 2018/2019 Squadra Genoa Presenze 9 MV 5.55 FM 5.38 0 3 0
A volte riemergono. Sparito dai radar dopo alcune nefandezze all'inizio del campionato, con il passaggio alla difesa a 4, Prandelli lo ha rimesso titolare come centrale di sinistra, con il pregio di aver consentito il ritorno di Criscito al ruolo di esterno sinistro, grazie alla stazza che gli consente di reggere lo scontro fisico, e un piede tutto sommato non disprezzabile. Il pericolo è dato dalla mancanza di velocità, ma se il centrocampo saprà fornire una copertura adeguata, raramente Zukanovic si troverà uno contro uno in spazi larghi. Visto il numero dei difensori presenti in rosa, tutto sommato si aprono discrete prospettive di mantenere un posto da titolare.
SALUTE: OTTIMA
24. BESSA Daniel (1993) Piede: Dx Trequartista/Centrocampista centrale/Mezzala
Anno 2018/2019 Squadra Genoa Presenze 18 MV 6.08 FM 6.25 1 2 6 0
Bessa aveva trovato un discreto spazio con Ballardini, impiegato in diversi ruoli (tra cui anche il mediano davanti alla difesa ) e soprattutto con Juric, che sembrava aver trovato la collocazione tattica ideale alle sue caratteristiche nel ruolo di incursore. L'arrivo di Prandelli non ne ha sconvolto il ruolo, anzi gli sta lasciando spazio per gli inserimenti e lui sta ripagando con buone prestazioni. Se il modulo adottato sarà il 4231 o il 4312, in ottica fantacalcistica Daniel potrebbe essere un'ottima sorpresa, visto che andrà a giocare spesso vicino all'area avversaria.
SALUTE: OTTIMA
88. HILJEMARK Oscar (1992) Piede: Dx Centrocampista centrale/Mezzala
Anno 2018/2019 Squadra Genoa Presenze 15 MV 5.81 FM 6.06 1 0 0 0
Purtroppo per lui stagione finita a causa di un'operazione all'anca.
22. LAZOVIC Darko (1990) Piede: Dx Esterno destro-sinistro/Trequartista
Anno 2018/2019 Squadra Genoa Presenze 21 MV 5.85 FM 6.35 2 3 1 0
Darko aveva inaspettatamente trovato delle buone prestazioni spostato sulla fascia sinistra, con Criscito arretrato in difesa, producendo discese in velocità, dribbling e assist. Non sarebbe stato certamente il primo giocatore a giocare meglio a "piede invertito" e probabilmente il fatto di potersi accentrare sul piede forte crea difficoltà al difensore che lo deve affrontare, lasciandogli spazio verso la linea di fondo. Nell'ottica del cambio modulo potrebbe ritornare sulla fascia destra o anche essere schierato, nel 4231, come esterno alto, che potrebbe anche essere il ruolo migliore per lui. Con l'Empoli ha tirato fuori dal cilindro un gol e un assist, dopo essere stato fino a quel momento probabilmente il peggiore in campo. Siccome sono tre anni che ci illude, facendo seguire a buone prestazioni periodi di abulia totale, aspettiamo conferme prima di consigliarlo apertamente.
SALUTE: OTTIMA
8. LERAGER Lukas (1993) Piede: Dx Centrocampista
Anno 2018/2019 Squadra Bordeaux Presenze 17 MV n.d. FM n.d. 0 1 4 0
Il neo acquisto proveniente dal Bordeaux, nasce come centrocampista centrale (regista puro o interno poco importa), ma è in grado di adattarsi a ricoprire quasi tutti i ruoli del centrocampo. Si tratta di un giocatore abbastanza completo, molto abile nel gioco aereo (ha già un bottino di 6 gol segnati di testa sui 14 complessivi realizzati in 229 presenze), bravo negli inserimenti in zona offensiva e dotato di una discreta visione di gioco. In estate l’Atalanta si era interessata a lui, dovendo sostituire Cristante passato alla Roma ed in effetti lo ricorda, un po' alla lontana, per gli inserimenti in area avversaria.Tutto sommato, sembra sapersela cavare anche in fase di non possesso, visto che sa farsi valere nei contrasti e nell’intercettare i passaggi della squadra avversaria per ribaltare immediatamente l'azione. Preso a 1 credito o poco più, potrebbe valerne la pena.
SALUTE: OTTIMA
15. MAZZITELLI Luca (1995) Piede: Dx Centrocampista centrale/Mezzala
Anno 2018/2019 Squadra Genoa Presenze 7 MV 5.85 FM 5.71 0 0 2 0
Finito ai margini, complice anche un obbligo di riscatto a cifre piuttosto alte al raggiungimento di un determinato numero di presenze, difficilmente riuscirà a giocare molte partite. Inutile per il fantacalcio.
SALUTE: OTTIMA
21. RADOVANOVIC Ivan (1988) Piede:Dx Centrocampista Centrale \ Regista
Anno 2018/2019 Squadra Chievo V. Presenze 19 MV 5.76 FM 5.60 0 0 6 0
Altro rinforzo a centrocampo, abituato a lottare dopo gli anni al Chievo arriva per dare sostanza ad un centrocampo che troppo spesso ha lasciato spazi invitanti per le incursioni nella zona centrale davanti alla difesa. Giocatore di temperamento, che sarà costretto a fare da frangiflutti davanti alla difesa e pertanto sarà sempre a rischio cartellino. Cambiare squadra può servire a dare nuovi stimoli, nella prima intervista ha detto che spera di segnare qualche gol, chissà se ci riuscirà, visto che il serbo è dotato di un gran tiro. Da prendere come giocatore da 7/8 slot.
SALUTE: OTTIMA
18. ROLON Esteban (1995) Piede: Dx Mediano
Anno 2018/2019 Squadra Genoa Presenze 7 MV 5.81 FM 5.50 0 0 5 0
Altro mistero Ballardiniano, neanche un minuto in campionato in un centrocampo che faticava all'inverosimile, ha trovato spazio con Prandelli ed ha ripagato la fiducia con buone prestazioni. Classico giocatore utile alla squadra, centrocampista difensivo bravo nel recuperare palloni e a recapitarli al compagno più vicino e sempre pronto ad aiutare la fase difensiva. Meno utile al fantacalcio, ma da tenere d'occhio la sua evoluzione potrebbe collezionare diverse presenze.
SALUTE: OTTIMA
99. SCHAFER Andras (1999) Piede:Sx Mezzala sinistra
Anno 201/2019 Squadra MTK Budapest Presenze 14 MV n.d. FM n.d. 1 0 0 0
Il giovane ungherese, classe 1999, viene descritto come una mezzala in grado di disimpegnarsi anche da esterno alto. Nella prima intervista rilasciata si è dichiarato un giocatore all'inglese, usando un termine in voga, un giocatore box to box. Non è ancora chiaro se sarà aggregato da subito alla prima squadra, visto che ha giocato nel week end del 3 febbraio da titolare nel campionato Primavera. Queste le parole del mister della Primavera, Carlo Sabatini sul giovane magiaro:“E’ un’impressione molto positiva. L’avevo già visto nell’amichevole di giovedì, ma si giocava tra il Genoa Serie A contro una squadra dilettantistica, quindi non era attendibile al 100%, ma le sue caratteristiche le abbiamo viste tutti. E’ un giocatore molto dinamico, sempre nel vivo nel gioco, molto pulito palla al piede. E’ sicuramente un profilo molto interessante. Tra l’altro unisce a queste qualità una notevole determinazione sul piano agonistico, è molto aggressivo e credo sia un acquisto davvero azzeccato”.
SALUTE: OTTIMA
27. STURARO Stefano (1993) Piede: Dx Centrocampista centrale/Mezzala
Anno 2018/2019 Squadra Juventus Presenze 20 MV n.d. FM n.d. 0 0 0 0
Dopo Criscito torna al Genoa anche Sturaro, 'ex canterano e giocatore del Genoa dal 2013 al 2015. Giocatore da ricostruire, visto che è infortunato da tempo e non gioca da circa 6 mesi per dei problemi di calcificazione alla guaina tendinea della gamba. Se ritroverà la forma sarà importante per portare vigoria fisica in mezzo al campo, dove può giocare sia nella linea mediana in caso di schieramento con due centrali, che come mezzala in un centrocampo a tre ed in qualche occasione ha giocato anche come centrale difensivo, stile De Rossi quando arretrava a giocare in mezzo ai due centrali di difesa. Quando starà bene avrà il posto assicurato e grazie all'esperienza maturata nelle file della Juventus sarà uno dei trascinatori della squadra. Se avete uno slot libero fateci un pensierino.
SALUTE: SCARSA
44. VELOSO Miguel (1986) Piede:Sx Centrocampista centrale - Regista basso
Anno 2018/2019 Squadra Genoa Presenze 9 MV 6.00 FM 5.88 0 0 2/color] [color=#4000FF]0
Anche quest'anno il buon Miguel Veloso, tra l'altro genero di Preziosi, è ritornato in squadra, vista l'emergenza a centrocampo. Prandelli ha ammesso di vedere lui e Sandro come giocatori alternativi, difficili da far coesistere e vale per Miguel il discorso fatto per Sandro sull'affollamento a centrocampo, a maggior ragione se i posti a disposizione saranno due, come nel caso del 4231 o del 442. Difficile riesca a guadagnarsi la maglia da titolare, visto che sembra andare ad una velocità veramente ridotta rispetto ai compagni.
SALUTE: BUONA
39. FAVILLI Andrea (1997) Piede: Dx Punta centrale
Anno 2018/2019 Squadra Genoa Presenze 4 MV 5.90 FM 6.10 0 1 0 0
Arrivato al Genoa in prestito dalla Juventus su di lui c'erano tante aspettative. L'esplosione di Piatek e una lunga serie di infortuni non gli hanno consentito di trovare spazio. Le poche volte che è stato chiamato in causa è sembrato pesante e carente dal punto di vista del ritmo partita, che è difficile trovare non giocando quasi mai, soprattutto per un fisico possente come il suo. Con la partenza di Piatek è arrivato Sanabria, che alla prima palla toccata ha fatto gol. Temiamo che per Favilli la strada per conquistarsi il posto si sia fatta veramente difficile. A questo punto non vale neanche più di tanto il discorso sul prossimo anno, perche Sanabria è arrivato in prestito per 18 mesi. Purtroppo a questo punto si può valutarne il taglio senza grosse remore.
SALUTE: SCARSA
11. KOUAMÉ Christian (1997) Piede: Dx Punta centrale
Anno 2018/2019 Squadra Genoa Presenze 21 MV 6.26 FM 6.92 4 3 2 0
Piatek gli ha tolto la possibilità di essere la più bella sorpresa di quest'anno, ma Kouamè ha stupito tutti per la facilità con la quale si è presentato in serie A, a dispetto di un fisico che sembrava acerbo per affrontare i difensori della massima serie, mettendo in mostra velocità, stacco aereo di assoluto rispetto, capacità di sacrificarsi in recuperi difensivi per aiutare la squadra in difficoltà. Con la partenza del pistolero avrà ancora maggiori responsabilità e a giudicare dalla partita con l'Empoli sembra pronto ad assumersele volentieri. Vale un buon 4 slot tendente al 3 per continuità di rendimento.
SALUTE: OTTIMA
10. LAPADULA Gianluca (1990) Piede:Sx Punta Centrale
Anno 2018/2019 Squadra Genoa Presenze 0 MV n.d. FM n.d. 0 0 0 0
E' rimasto in squadra, probabilmente perchè non è arrivata nessuna offerta e comunque quelle arrivate sono state rifiutate. Decisamente indietro nelle gerarchie, difficilmente troverà spazio e potrebbe continuare la stagione da separato in casa, a meno che il perdurare dei problemi fisici di Favilli non gli riaprano, in caso di emergenza, uno spiraglio.
SALUTE: BUONA
19. PANDEV Goran (1983) Piede: Sx Seconda punta/Trequartista/Punta centrale
Anno 2018/2019 Squadra Genoa Presenze 10 MV 5.90 FM 6.55 20 1 1 [color=#4000FF01[/color]
Elemento insostituibile nel modulo di Ballardini, ha trovato - come preventivato - molto meno spazio con Juric. Prandelli lo utilizzerà probabilmente come arma da giocarsi a partita in corso, sia per i ritmi insostenibili dei titolari, sia perché gli anni iniziano a farsi sentire anche per il macedone. Anche in qualche spezzone può ancora dire la sua, come ha ampiamente dimostrato nel corso delle ultime stagioni, ma il calo appare evidente. Lo spazio che pòotrà avere sarà probabilmente limitato a subentri nel corso dei secondi tempi.
SALUTE: OTTIMA
9. SANABRIA Antonio (1996) Piede: Dx Punta centrale
Anno 201/2019 Squadra Betis Siviglia Presenze 15 MV n.d. FM n.d. 2 n.d. 2 0
Per il dopo-Piatek ecco l'ennesimo colpo ed effetto del Prez che va a pescare dalla Spagna un talentino di scuola Blaugrana con ottime potenzialità, ma tutto da ri-vedere nel nostro campionato.
Diciamo ri-vedere in quanto Sanabria è una "vecchia" conoscenza del nostro torneo avendo militato a cavallo dei suoi 18-19 anni nel Sassuolo prima, e nella Roma poi (in entrambe le stagioni colleziona 2 presenze e 0 goal).
Dalla stagione 2015-16 eccolo al suo primo vero banco di prova tra i grandi, precisamente nello Sporting Gijon dove, in pochi mesi, realizza 11 reti (in 30 presenze) entrando a far parte di quella piccola cerchia di giocatori che non ancora ventenni sono riusciti a raggiungere la doppia cifra nella Liga. In questa cerchia ci sono giusto dei nomi "poco altisonanti" (Messi, Raul, Aguero e Torres tanto per citare i 4 più famosi dei 9 totali).
Nelle ultime due stagioni ha militato nel Betis Siviglia: prima stagione con 4 reti in 22 gare, stagione attuale con 7 goal in 10 presenze. Molti milanisti è probabile se lo ricordino, in quanto il 25 Ottobre in occasione della trasferta del Betis a SanSiro, il numero 9 del Betis ha timbrato l'1-0 per la sua squadra (vittoriosa poi per 2-1).
Questi a grandi linee la storia di Sanabria che, a soli 22 anni, prova la strada del Grifone.
Indubbiamente il ragazzo ha ottime potenzialità in quanto è cresciuto nelle giovanili del Barcellona e questo lo ha sicuramente aiutato a crescere a livello tecnico. Poi chiaro che solo il tempo potrà dirci se sarà un nuovo talento, o solo uno dei tanti che ci hanno provato e basta.
Ma quali sono le sue caratteristiche?
Il suo ruolo prediletto è quello di punta centrale (in 123 presenze ben 112 le ha ottenute in quel ruolo).
Ma essendo un attaccante dinamico e di movimento, è capace di giocare anche in altri ruoli in avanti.
Per esempio non è da escludere una coppia Sanabria-Favilli con il primo più propenso a dare profondità alla manovra, ed il secondo come riferimento di sponda (classica torre che può giocare spalle alla porta).
Altra posizione per Sanabria può essere quella di giocatore largo capace di dialogare con i compagni e di provare ad accentrarsi per il tiro.
Ma ovviamente siamo a delle ipotesi, in quanto solo dopo i primi allenamenti potremo capire dove lo vede meglio Prandelli.
Di sicuro fino ad oggi Sanabria non ha mostrato lo score del bomber di razza (42 reti in 123 partite sono una buona media, ma non eccelsa), ma è anche vero che stiamo parlando di un 22enne che ha ampissimi margini di miglioramento, anche e soprattutto dal punto di vista realizzativo: non sarebbe il primo giocatore ad esplodere definitivamente a cavallo dei 24-25 anni.
Da sottolineare infine un'altra sua buona caratteristica: dall'alto dei suoi 181 cm il ragazzo sa essere pericoloso anche nei colpi di testa: insieme a Favilli può sicuramente avere un ruolo importante sui corner o sui piazzati in vicinanza dell'area di rigore.
Per chi infine volesse sapere come è arrivato al Genoa: prestito di 18 mesi con opzioneo di riscatto fissato a 20 milioni. Da ricordare che la Roma incasserà il 50% della cifra che il Genoa pagherà al Betis, in quanto i giallorossi sono forti di un vecchio accordo preso con gli spagnoli in occasione dell'allora cessione di Sanabria. Intanto all'esordio contro l'Empoli ha segnato alla prima palla toccata, non è il caso di esaltarsi troppo,ma sembra proprio un'esperienza iniziata sotto i migliori auspici.
SALUTE: OTTIMA
- RUSSO: è il portierino - si fa per dire, dati i 194 centimetri di altezza - classe 2001 il gioiello forse più scintillante delle giovanili rossoblù. Amante del basket - come un certo Mattia Perin, con cui i paragoni già si sprecano -, ha difeso i pali del Genoa U17 fino a questa stagione, guadagnandosi anche una maglia da titolare per gli Europei di categoria, in cui la nazionale italiana si è dovuta arrendere solamente in finale. Le voci di interessamento di vari club (tra cui per ultima la Juventus, nella scorsa sessione di mercato invernale) devono averlo motivato ulteriormente, portandolo a raggiungere questo traguardo con la propria nazionale da vero leader. Il ragazzo è indubbiamente promettente, e la benedizione al suo approdo in rossoblù di un grande intenditore del settore come Gianluca Spinelli (poi volato a Londra e Parigi) non può che certificare il possesso di capacità fuori dal comune. Dalla prossima stagione è chiamato al salto in Primavera, e non è detto che non ci metta solo un anno in più ad approdare già in prima squadra.
Nell'immaginario comune la figura di Cesare Prandelli è ad oggi comprensibilmente un po' offuscata, complice il tanto tempo che è trascorso dall'ultima volta che il tecnico ha ricoperto il ruolo di allenatore sulla panchina di una squadra di Serie A. Complice forse anche un'esperienza con la Nazionale ricordata più per come è finita che per come si è svolta. Prandelli inizia la carriera da allenatore con le giovanili dell'Atalanta, continuando poi tra i professionisti con due stagioni al Verona tra Serie B e Serie A, altrettante al Venezia prima e al Parma poi. Infine la Fiorentina: cinque anni da ricordare sia per i risultati ottenuti che per il gioco espresso, in parte rovinati dalle penalizzazioni dell'era Calciopoli. L'esperienza in Nazionale e poi l'ultimo periodo (trascorso tra Galatasaray, Valencia e Al Nasr), che non è stato positivo ma neanche fortunato e merita forse un approfondimento per capire le ragioni del suo triplice fallimento dopo una carriera, fino a quel momento, a livelli considerevoli.
A Firenze Prandelli ha lasciato sicuramente l'impronta maggiore, anche nel rapporto con la città in cui ha vissuto 5 anni. Fin da subito il tecnico ha messo in pratica quello che sarà il mantra tattico della sua carriera: adattare il modulo e lo stile di gioco alle caratteristiche dei giocatori a sua disposizione, e non il contrario. Era infatti partita all'insegna del 433 la sua esperienza sulla panchina viola, salvo poi ripiegare su un 442 che garantiva più compattezza e che si adattava anche maggiormente alle caratteristiche di due punte come Pazzini e Toni. Nel corso delle stagioni non sono mancate le sperimentazioni (nuovamente 433, ma anche 4231, 4132), con l'unica certezza derivante dalla difesa a 4, requisito che lo stesso tecnico ha più volte ritenuto fondamentale nella costruzione delle proprie squadre. Quella Fiorentina amava sfruttare le corsie esterne soprattutto in fase di impostazione di gioco, sfruttando l'azione dei terzini fino alla metà campo e favorendo poi la costruzione di diverse linee di passaggio (punta centrale, seconda punta, esterno alto dentro al campo, appoggio sul centrocampista centrale) per sviluppare la manovra nell'ultima parte di campo, con situazioni di gioco spesso studiate proprio per mettere ogni giocatore nelle condizioni migliori possibili per esprimere al meglio le proprie caratteristiche, cercando di sfruttare tutte le qualità di una rosa in alcune zone del campo e per certi aspetti senza dubbio carente (l'esempio eclatante è stato quello di Ujfalusi, centrale di difesa, adattato a terzino "bloccato" con ottimi risultati: lo stesso giocatore a distanza di anni ricorda Prandelli come l'allenatore migliore con cui ha avuto modo di confrontarsi nella sua carriera).
La Nazionale ha rappresentato allo stesso tempo l'apice ed il punto di non ritorno di una carriera fino a quel momento estremamente positiva. Un banco di prova importante sia dal punto di vista tecnico-tattico, dato che come selezionatore ha avuto la possibilità di fare delle scelte mirate relativamente alle caratteristiche dei propri giocatori, sia dal punto di vista umano, per le tante (inevitabili, in Italia) pressioni che quel preciso ruolo comporta. Viene ricordato per l'uscita dell'Italia dai Mondiali 2014 nel girone con Inghilterra, Uruguay e Costa Rica - anche se, vedendo a che punto siamo oggi, è inevitabile chiedersi quanto quella sconfitta fosse commisurata alle potenzialità di quella Nazionale - ma non per il secondo posto ad Euro 2012: un risultato, se vogliamo, proporzionalmente più eclatante rispetto al primo. Sotto l'aspetto tattico Prandelli ha fatto un lavoro importante, raccogliendo le macerie di una squadra disunita sotto numerosi aspetti e amalgamandola in un sistema di gioco che ha visto varie interpretazioni e numerose (prima il centrocampo a Y col doppio play, poi il più equilibrato 4141 con cui l'Italia si è presentata ai Mondiali), ma che ha conservato nel tempo principi di gioco e compattezza difensiva.
Galatasaray, Valencia e Al Nasr sono stati egli incarichi che lui stesso ammette che non avrebbe dovuto accettare. I turchi e gli arabi erano riusciti a convincerlo con la promessa di un progetto tecnico che in un certo senso andasse oltre il ruolo dell'allenatore, il Valencia con la sfida di ricostruire una squadra in grossa difficoltà tecnica e societaria. Sedotto e abbandonato dalla proprietà del Galatasaray - col magnate dimissionario poco dopo il suo arrivo - e da quella dell'Al Nasr - che attualmente sta ottenendo risultati peggiori rispetto al periodo in cui c'era lui sulla panchina -, al Valencia ad abbandonarlo sono stati invece i giocatori, che ormai non si presentavano nemmeno più agli allenamenti. In un clima per certi versi surreale e dopo la diatriba relativa all'arrivo-non arrivo di Zaza, sono arrivate anche le sue inevitabili dimissioni. Cosa non ha funzionato in queste tre esperienze? Di sicuro non ha aiutato la completa assenza della società una volta coinvolto Prandelli nel progetto tecnico, il motivo per il quale aveva di fatto accettato l'incarico. Ha fatto indubbiamente la sua parte anche la scarsa conoscenza di campionati diversi dal nostro sia dal punto di vista tattico che più semplicemente quotidiano, a partire dagli allenamenti finendo per la lingua straniera. Per questo adesso era alla ricerca di una panchina in Italia con cui potersi rilanciare ad alti livelli.
In un Genoa che deve ancora trovare la propria identità tattica ed anche una buona dose di equilibrio in campo, è arrivato al timone Prandelli. Forse uno degli allenatori più adatti per cercare di costruire dalle fondamenta un'idea di gioco tarata sulle caratteristiche dei giocatori a propria disposizione, come già dimostrato numerose volte in carriera. Quella che accoglie Prandelli è una rosa costruita male, sulle logiche del player-trading più che su quelle del campo: la disparità tra il numero di centrocampisti centrali (7) e di esterni sinistri (0) restituisce meglio di tutte l'idea della confusione che regna nello spogliatoio. Il mercato invernale è servito solo in parte, avendo privato la squadra del suo principale finalizzatore ed avendo infoltito oltremodo il centrocampo centrale. La sensazione, comunque, era proprio quella che l'allenatore di Orzinuovi stesse aspettando qualche rinforzo mirato a centrocampo per instradare la squadra sui binari di un nuovo progetto tattico. La difesa a 4 sembra ormai una realtà consolidata, anche se ancora da registrare dal punto di vista dei gol subiti e della solidità generale. Più complesso invece il discorso dal centrocampo in su. L'elevato numero di centrocampisti centrali lascerebbe pensare ad un 4-3-e qualcosa, ma finora la squadra si è espressa al meglio con un 442/4231 che ha garantito una discreta solidità difensiva ma anche una giusta occupazione degli spazi nella trequarti avversaria. In un sistema del genere ci si affiderà per forza di cose allo stato di forma fisico dei due esterni (Lazović e Bessa), che dovranno essere bravi a interpretare entrambe le fasi, e all'estro di Kouamè in fase offensiva, il che non è per forza un punto a sfavore per la squadra rossoblù. Essendo comunque l'attuale progetto tecnico assimilabile ad un vero e proprio cantiere aperto le certezze a medio termine rispetto allo schieramento sono poche e non del tutto affidabili.
La partenza di Perin ha consegnato al Genoa l'ennesimo reparto da rivoluzionare, l'unico che negli ultimi anni era sopravvissuto alle compulsive operazioni di mercato di Preziosi. Marchetti si è dimostrato inadatto al ruolo e dopo breve tempo il titolare è diventato Radu. Non senza qualche incertezza, soprattutto relativa ai palloni alti, il giovane romeno ha in un certo senso anche legittimato la sua titolarità. L'arrivo però di un portiere nel pieno della carriera, seppur alla prima esperienza europea, come Jandrei costringe lo stesso Radu a mantenere un rendimento elevato per evitare di vedersi soffiare il posto in corso d'opera. Jandrei dovrebbe appunto essere una sorta di paracadute in caso di problemi dello stesso Radu, ma la possibilità che le gerarchie si rimescolino nel medio periodo non è da escludere. Marchetti invece è ormai stato tagliato fuori rosa, mentre il giovane Vodisek rimane la terza scelta del reparto.
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Prandelli deve inevitabilmente ripartire dalla difesa, reparto che ha subito un'evidente involuzione dalla passata stagione. Se lo scorso anno era stato infatti il punto di riferimento per la corsa salvezza di Ballardini, questa stagione nessuno dei tre allenatori sembra aver ritrovato la solidità persa. Anche per questa ragione, una piccola rivoluzione erano tanto auspicabile quanto attesa. Si riparte quindi dalla linea difensiva a 4, che ormai può considerarsi una realtà tattica più che un esperimento momentaneo. Gli interpreti non sono certo l'ideale per questo tipo di disposizione, ma Prandelli e la società hanno valutato di sfoltire solamente il reparto senza aggiungere ulteriori tasselli, segno della fiducia negli attuali componenti della rosa. Si riparte da tre delle poche certezze presenti in rosa: Biraschi, Romero e Criscito. Biraschi deve ancora evidentemente trovare le giuste misure per muoversi sull'out di destra, mentre Romero è probabile che impieghi meno tempo ad imparare i movimenti della linea a 4. Se i primi due saranno comunque in qualche modo costretti ad adattarsi ad una situazione tattica per loro nuova, Criscito invece torna nel suo ruolo originario, sicuramente più adatto alle sue caratteristiche. Su di loro non ci sono dubbi di titolarità. Diverso il discorso per Zukanovic, che Prandelli sembra aver individuato come centrale al fianco di Romero. Il bosniaco non è un vero e proprio centrale difensivo per caratteristiche e potrebbe non rivelarsi del tutto adatto ai compiti richiestigli nel corso della seconda parte di stagione, soprattutto quando si troverà a difendere alto e a dover coprire ampie porzioni di campo alle sue spalle. Per questa ragione, pur partendo da una posizione di evidente favore nelle gerarchie, non è da escludere un possibile avvicendamento nel momento in cui le cose non dovessero girare a dovere. In questo senso pronti a contendergli un posto potrebbero essere Günter, che lo sostituirebbe nel suo stesso ruolo di centrale, o anche Pereira, con Biraschi spostato al centro. Fino a quell'(eventuale) momento: Günter dovrebbe essere il primo cambio centralmente, Pezzella sulla sinistra e Pereira sull'out di destra.
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Un reparto ampiamente rivoluzionato nella sessione invernale di calciomercato è stato sicuramente il centrocampo... quello stesso centrocampo che aveva visto tanti arrivi e tante partenze anche la scorsa estate. Le due partenze principali (Romulo e Sandro, arrivati come principali rinforzi appena sei mesi fa) dimostrano la difficoltà nell'interpretazione del ruolo, che ha visto peraltro diverse modifiche ad opera dei tre allenatori passati finora sulla panchina del Genoa. Era piuttosto evidente la totale mancanza di un uomo in grado di fare filtro in mezzo al campo ed aiutare un po' la difesa in fase di non possesso e soprattutto in transizione difensiva. Preziosi dunque non si è fatto trovare impreparato e non ne ha preso uno (Sturaro), non ne ha presi due (Radovanovic), ma ne ha presi ben tre (Lerager). Seppur con caratteristiche diverse tra loro, soprattutto per quanto riguarda il centrocampista ex-Bordeaux, arrivano tutti per aggiungere muscoli e centimetri ad un centrocampo spesso in inferiorità sotto il profilo della forza fisica. La numerosità degli elementi in rosa (addirittura sette centrocampisti centrali) porterebbe a pensare ad un possibile schieramento a tre uomini, ma le prestazioni finora hanno dato ragione alla linea a 4. In questo tipo di schieramento centralmente è lecito aspettarsi un uomo di sostanza, in grado di fare filtro e dare manforte alla difesa, e un giocatore più libero di staccarsi dalla linea per impostare o inserirsi. In questo senso il primo profilo ricalca le caratteristiche di Sturaro, tornato alla base dopo le più o meno fortunate presenze alla Juventus. Lui dovrebbe essere il più sicuro del posto tra i tanti contendenti, tuttavia i numerosi problemi fisici e la prolungata assenza dal calcio giocato non ci possono lasciare del tutto tranquilli relativamente al numero delle sue effettive presenze. In questo senso Radovanovic dovrebbe essere il suo sostituto naturale, sia per attitudini tecniche che per caratteristiche fisiche. L'ex Chievo, proprio in ragione delle precarie condizioni di Sturaro, ne giocherà comunque un buon numero e difficilmente lo vedremo in panchina prima del suo rientro a pieno regime. L'identikit del secondo profilo sembra invece ricalcare le caratteristiche del nuovo acquisto Lerager. Il danese, in prestito dal Bordeaux, è un centrocampista fisico, con buone doti atletiche e una discreta propensione all'inserimento: caratteristiche che si dovrebbero sposare in pieno con un uomo di maggior rottura al proprio fianco. Rimangono tuttavia a contendergli il posto in primis Rolon, che si è trasformato con Prandelli da oggetto misterioso a miglior centrocampista centrale del girone d'andata, e poi con Veloso, che potrebbe tornare utile nel caso in cui ci fosse da dettare qualche geometria in più in mezzo al campo. La situazione comunque non è ancora del tutto definita e si evolverà anche (e soprattutto) a seconda del rendimento dei singoli interpreti. In caso di emergenza è probabile venga spostato Bessa centrale, mentre Mazzitelli è ormai relegato ad ultimissima scelta. Discorso interessante invece quello relativo alle fasce laterali, in cui l'unico esterno di ruolo è di fatto Lazović. Il serbo non faticherà dunque a trovare spazio, così come Bessa, che da esterno (con licenza di tagliare dentro il campo) sembra stia trovando la propria dimensione ideale. Al momento è difficile ipotizzarli fuori dal campo, qualche disposizione tattica (come il 4312) potrebbe vederne uno escluso, ma è una possibilità abbastanza remota ed al momento quindi poco rilevante. Le prime vere (ed uniche) alternative sulle due corsie sono Pereira a destra e Pezzella a sinistra, pur ricordando che lo stesso Lazović può essere spostato a piacimento da entrambe le parti.
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Far dimenticare un giocatore come Piatek - come lui, da queste parti, non ne sono passati molti - non sarà facile... ma Antonio Sanabria ha tutte le doti per poterlo sostituire dignitosamente. Si tratta di un attaccante con caratteristiche sicuramente diverse dal polacco: è più mobile, in grado di dialogare maggiormente con il centrocampo, meno propenso alla ricerca della profondità. Un attaccante più di manovra, a cui tuttavia non manca sicuramente il fiuto del gol. Con un Kouamè, strepitoso nella prima parte di stagione, a giragli attorno può sicuramente fare molto bene. È facile immaginare che saranno loro due a formare la coppia offensiva. Se infatti Kouamè è considerato ormai un titolare inamovibile (e lo sarebbe senza dubbio nella maggior parte delle altre squadre del nostro campionato), anche Sanabria non ha grandi alternative nel suo ruolo. Favilli infatti è perseguitato da inizio stagione da una serie di noie fisiche che non sembrano voler terminare e che difficilmente lo lasceranno tornare a pieno regime per buona parte del girone di ritorno. Pandev, invece, è da considerare più che altro come subentrante, arma da giocarsi nel finale di partita per cercare di trovare i varchi giusti nelle difese avversarie. Diversamente, Lapadula può essere ormai considerato alla stregua di un separato in casa, che difficilmente troverà spazio da qui al termine della stagione.
Spoiler:
- Sanabria/Criscito/Kouamè (da stabilire)
- Punizioni: Veloso, Criscito, Radovanovic, Bessa, Zukanovic
- Angoli: Criscito, Lazović
Nel valore -TOT- della tabella appetibilità sono da tenere in conto i "moltiplicatori per reparti" - i moltiplicatori sono stati introdotti per avere un confronto frà tutti i calciatori delle squadre in maniera omogenea -. Segue esempio: per i giocatori della squadra "Gruppo Esperti" abbiamo dato alla porta il valore 7, alla difesa il valore 8, al centrocampo il valore 7, all'attacco il valore 9. - Il portiere "Tizio" ha come valore totale (escludendo il moltiplicatore) un 38; con il moltiplicatore verrà fuori 31 - per eccesso o difetto si arrotonda - (38*7=266/10*1,17=31,12). I valori dei moltiplicatori variano di squadra in squadra e sono soggetti alla libera interpretazione degli esperti.
- CRISCITO: Da terzino sinistro torna ad essere decisamente più interessante. Lo stesso Prandelli ha fatto notare come il capitano in questa posizione riesce a rendere al meglio. Non sarà uno dei primi slot, ma sicuramente un'ottima 3° scelta da affiancare ai top di reparto.
- ROMERO: Piano piano il giovanotto ha sbaragliato la concorrenza e si è impossessato del posto da titolare. Ma questo non gli è bastato: è riuscito pure a far attirare su di se le attenzioni di diversi top club (Juve su tutti). Nonostante l'età gioca come se fosse un veterano. Veramente una bella scoperta e ad oggi una concreta realtà..
- KOUAMÈ: Anche lui come Romero è riuscito a convincere tutti partendo dall'ultimo posto tra gli attaccanti di ruolo. E anche lui come Romero non si è accontentato di diventare un punto di riferimento di questo Genoa, ma è stato capace di far parlare di se tra le squadre più blasonate. Prepariamoci all'ennesima cessione milionaria del Prez per questa estate. Ottima scelta per le vostre rose: il perfetto 3°/4° slot da ruotare.
- SANABRIA: Sostituire il Pistolero non era per niente facile, ma il paraguaiano è riuscito già a far breccia nel cuore dei tifosi con le prime reti alle prime apparizioni. Giocatore diverso da Piatek, ma pare già da subito parlare la stessa lingua del polacco: quella del goal. Non aspettiamoci l'impatto che ha avuto il neo-milanista, ma confidiamo in un buon bottino di reti: obiettivo la doppia cifra? Difficile, ma non impossibile.
- BESSA: Prandelli sin dai primi giorni ne ha elogiato le doti tecniche, e lui non s'è fatto pregare: annusata la fiducia ha cercato di ripagare da subito il tecnico. Sicuramente stiamo vedendo il miglior Bessa da quando veste rossoblu. La speranza è che questa seconda parte di stagione sia per lui quella della vera consacrazione: i mezzi ci sono, sta a lui uscire fuori. Nei vostri mercati di riparazione è possibile che il suo nome passi sotto traccia: se cosi fosse, prendetelo perchè potrebbe valerne la pena.
- LAZOVIĆ: Che il bruco sia diventato finalmente farfalla? Dopo 3 anni possiamo anche dire "era ora" visto che qualitativamente il giocatore non era di certo in discussione. Quello che gli mancava erano la cattiveria e la convinzione, unite alla continuità di prestazione: sembra esserci arrivato, e difatti il posto da titolare oramai sembra esserselo conquistato. Altro possibile colpo a basso costo per il vostro mercato di riparazione, come per Bessa.
- VELOSO: Sono arrivati tanti centrocampisti centrali in questa sessione di mercato invernale (Sturaro, Radovanovic, Lerager, Schafer) a conferma del fatto che in mezzo qualcosa mancava e dei rinforzi erano necessari. Fino ad ora Veloso aveva giocato più per mancanza di vere alternative, che per suoi meriti. Ora con i nuovi arrivati è probabile che per lui ci siano più panchine che posti da titolare. Da tagliare quindi se lo avete in rosa.
- FAVILLI: Ci piange il metterlo qui, ma purtroppo i mille infortuni che lo perseguitano sembrano non abbandonarlo più, e tenerlo in rosa ad oggi è quasi un danno in quanto non vi permette di avere un giocatore pienamente disponibile. Un vero peccato perchè i numeri ci sono sul serio, e la partenza di Piatek inizialmente aveva gasato i possessori di Favilli che già pregustavano la sua esplosione. Ma l'arrivo di Sanabria e soprattutto il suo ennesimo infortunio (seppur di lieve entità) ne fanno calare drasticamente l'appeal. Da tenere solo se giocate con le riconferme: il prossimo anno si spera sia il suo (anzi DEVE esserlo!)..
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5/2/2018