4-3-3
SIRIGU
DE SILVESTRI_____N'KOULOU_____BURDISSO _____ANSALDI
OBI______RINCON ______BASELLI
IAGO FALQUE____BELOTTI____BERENGUER
Obi [60%] - Moretti [40%] (con passaggio al 3-4-2-1)
Ansaldi [70%] - Molinaro [30%]
Berenguer [50%] - Niang [30%] - Ljajic [20%]
Nessuno
Gustafson (C, Perugia)
Sadiq (A, NEC Roda)
Boyè (A, Celta Vigo)
39. SIRIGU Salvatore (1987) Piede: Dx Portiere
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 21 MV 6,38 FM 5,14 26 5 1 2 1
Il titolare indiscusso. E’ riuscito a dare certezza tra i pali dopo anni di portieri discreti e nulla più. Il buon voto è quasi sempre una certezza, per i gol subiti con Mazzarri le cose dovrebbero migliorare.
32. MILINKOVIC-SAVIC Vanja (1997) Piede: Dx Portiere
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 0 MV n.d. FM n.d. 0 0 0 0 0
Fratellino del più famoso Sergej è un talento in erba ed in questo senso la presenza di Sirigu in squadra non può che fargli bene per aiutarlo ad ambientarsi e crescere. Per quanto visto finora in Coppa Italia è sicuramente un prospetto da tenere d’occhio, anche se sotto la nuova guida tecnica la sua ascesa è destinata ad una piccola frenata. Resta ad ogni modo il vice Sirigu.
1. ICHAZO Salvador (1992) Piede: Sx Portiere
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 0 MV n.d. FM n.d. 0 3 0 0 0
Terzo portiere utile solo per avere il pacchetto granata.
15. ANSALDI Cristian (1986) Piede:Dx Difensore laterale sx/Difensore laterale dx
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 9 MV 6,06 FM 6,17 0 2 2 1
Il terzino nerazzurro è arrivato in prestito l'ultimo giorno di mercato per ovviare alla pesante partenza di Zappacosta. Il giocatore è molto duttile e può essere utilizzato su entrambe le fasce ma ha una certa predisposizione per gli infortuni e per i cartellini gialli: lo scorso anno ben 10 in 21 presenze. In questa prima parte di campionato è riuscito comunque a farsi apprezzare in ottica modificatore, nonostante l'operazione d'ernia abbia richiamato vecchi fantasmi legati alla sua tenuta fisica. Ciononostante Mazzarri ha più volte spero belle parole su di lui e, una volta al meglio, non dovrebbe soffrire la concorrenza di Molinaro e Barreca.
23. BARRECA Antonio (1995) Piede: Sx Terzino sinistro
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 5 MV 5,6 FM 5,4 0 0 1 0
Una delle più grandi delusioni finora in casa granata. Partito tra le possibili sorprese, è stato frenato da continui infortuni che al momento lo hanno retrocesso a ultimaalternativa sulla fascia sinistra. Mazzarri ha affermato di conoscerlo solo dalla televisione, il che non depone proprio a favore di un giocatore che già con Mihajlovic mostrava qualche pecca dal punto di vista tattico. Per questo il taglio appare ormai una scelta obbligata.
4. BONIFAZI Kevin (1996) Piede: Dx Difensore centrale
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 0 MV n.d. FM n.d. 0 0 0 0
Fermato verso il rientro a Ferrara dall'arrivo di Mazzarri, che ha chiesto di valutarlo anche per la sua passata esperienza in una difesa a tre. Al momento resta l'ultima alternativa tra i centrali, utile per non avere la coperta troppo corta in caso di un cambio di modulo, e per questo fantacalcisticamente inutile.
8. BURDISSO Nicolàs (1981) Piede:Dx Difensore centrale
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 10 MV 5,8 FM 5,65 0 0 3 0
Svincolato last minute prima rilanciato a sorpresa da Mihajlovic e poi confermato da Mazzarri nelle prime uscite con la linea a quattro. Un eventuale posto in più in difesa dovrebbe solo avvantaggiarlo e, per questo, può essere un ultimo slot per le vostre difese in leghe da dieci componenti in su.
29. DE SILVESTRI Lorenzo (1988) Piede: Dx Terzino destro
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 19 MV 5,89 FM 6,37 2 1 2 0
L'erede di Zappacosta non dovrebbe perdere il suo status di titolare nemmeno con Mazzarri, forte delle sue caratteristiche di gran corsa abbinate a una discreta pericolosità offensiva.
97. LYANCO Kevin (1997) Piede: Dx Difensore centrale
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 4 MV 6,12 FM 6,12 0 0 0 0
Le sue enormi potenzialità si sono scontrate con una sfortunata serie di infortuni che hanno colpito entrambe le caviglie. Al momento è ancora in fase di recupero e potrebbe pagare la giovane età e la relativa inesperienza tattica , elementi in contrasto al cospetto di un maniaco della fase difensiva come mr. Mazzarri. Da tenere solo in caso di conferme.
3. MOLINARO Cristian (1983) Piede: Sx Terzino sinistro
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 13 MV 5,83 FM 5,91 0 1 0 0
Tutti ne parlano male ma, tra un infortunio e un altro, risulta lui essere quello che sull'out sinistro ha collezionato maggiori presenze. Titolare anche durante le prime partite della gestione Mazzarri, dovrebbe far posto al più titolato Ansaldi e perdere così definitivamente appetibilità fantacalcistica. Da valutare in coppia con l'argentino solo in presenza di leghe numerosissime e specie Mantra.
24. MORETTI Emiliano (1981) Piede: Sx Difensore centrale
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 10 MV 5,95 FM 5,8 0 0 3 0
Accantonato prima per il giovane Lyanco e poi per il coetaneo Burdisso, il nuovo corso tecnico potrebbe rappresentare per Moretti una nuova primavera come successo nella scorsa stagione. Complice il piede sinistro che lo rendono unico nel pacchetto arretrato e probabile titolare sul centrosinistra in caso (non immediato) di passaggio alla difesa a tre. Nel frattempo dovrebbero aumentare le sue presenze anche da subentrante, motivo tuttavia non sufficiente per acquistarlo se si ha bisogno di un difensore titolare.
33. N'KOULOU Nicola (1990) Piede: Dx Difensore Centrale
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 21 MV 6,05 FM 6,21 1 0 2 0
Colpo a sorpresa del ds Petrachi dopo due anni di corteggiamento sottotraccia. Giocatore internazionale, con un discreto bottino di presenze collezionato in Francia ed in una Coppa D'Africa vinta da protagonista. Anche con Mazzarri le chiavi della difesa granata restano in suo possesso, con maggiori speranze di vedere il giocatore ammirato nelle prime quattro giornate.
6. ACQUAH Afriyie (1992) Piede: Dx Mezzala destra, Mediano
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 9 MV 5,75 FM 5,5 0 0 3 3
Mediano/centrocampista di presenza, può essere impiegato come mezz’ala di contenimento oppure come mediano di rottura. Rimasto anche in questa finestra di mercato, resta un giocatore con prospettive essenzialmente di subentro e nulla più.
8. BASELLI Daniele (1992) Piede: Dx Regista, Mezzala
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 17 MV 5,82 FM 6,09 2 0 5 1
Altra delusione dopo un'ottima seconda parte di stagione e un buon inizio di campionato. Il rosso durante il derby ne ha provocato un black out in termini di voti dal quale il giovane centrocampista bergamasco fatica ancora a riprendersi.
Riuscirà Mazzarri a recuperarlo sia in termini di voti che di bonus? Dopo le prime partite sotto la guida del tecnico di San Vincenzo siamo costretti a dover aspettare ancora.
21. BERENGUER Alex (1995) Piede: Dx Ala, Esterno
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 14 MV 5,77 FM 6,14 1 1 1 0
Ha pagato il passaggio dalla Liga alla nostra serie A soffrendo oltremodo i ritmi imposti dal ritiro estivo, collezionando per questo una lunga serie di spezzoni senza incidere. In ripresa nell'ultima fase della precedente gestione tecnica, sta approfittando con Mazzarri dei vari infortuni e del suo spirito di sacrificio che ne fanno probbailmente l'elemento più tatticamente disciplinato tra gli esterni difensivi e, per questo, al momento in leggero vantaggio sulla sinistra. I bonus pesanti restano complicati, ma come scommessa ci si può decisamente puntare.
14. IAGO FALQUE Iago (1990) Piede: Dx Ala, Esterno
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 21 MV 6,21 FM 7,57 8 1 1 0
Lo scorso anno al Torino ha ben impressionato per qualità e presenza bonus, confermate anche quest'anno tanto da rappresentare al momento il capocannoniere della squadra. Tatticamente dovrebbe mantenere la posizione di ala destra dietro la punta centrale, senza alcun pericolo di esser restrocesso in mezzo al campo. Listato centrocampista è oro per il fantacalcio.
10. LJAJIC Adem (1991) Piede: Sx Seconda Punta, Trequartista, Esterno
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 16 MV 6,19 FM 7,03 3 4 2 0
L'ottimo inizio di campionato è ora solo un lontano ricordo per un giocatore che ha perso improvvisamente il suo mentore e il posto da titolare. In attesa di notizie sulla sua permanenza in maglia granata, l'essere listato centrocampista ne frena a nostro avviso il taglio retrocedendolo comunque a pura scommessa.
22. OBI Joel (1991) Piede: Sx Mezzala sinistra
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 13 MV 6,09 FM 7,14 3 1 3 0
Mazzarri lo conosce bene avendolo allenato già all'Inter e il centrocampista nigeriano lo sta ripagando a suon di buone prestazioni e reti da opportunista che ne stanno facendo schizzare l'appetibilità in vista delle aste di riparazione. Non siamo mai stati dei suoi grandi estimatori, ci limitiamo a consigliarvi di non spendere troppo in considerazione dei suoi proverbiali muscoli di seta.
88. RINCON THOMAS (1988) Piede:Dx Centrocampista centrale
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 20 MV 5,89 FM 5,92 1 0 8 0
El General si è già guadagnato il riscatto dalla Juventus, dopo esser diventato una colonna del centrocampo granata. I tanti cartellini e i compiti prevalentamente di interdizione (specie con Mazzarri) rendono tuttavia difficile puntare sul venezuelano, a meno che non si abbia bisogno di un semplice titolare senza pretese di bonus per completare il proprio centrocampo.
5. VALDIFIORI Mirko (1986) Piede: Dx Mediano, Regista
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 9 MV 5,57 FM 5,5 9 0 1 0
Unico regista di ruolo presente in rosa, categoria mai del tutto aprezzata da Mazzarri che privilegia i muscoli e la fisicità alle geometrie. Appetibilità fantacalcistica nulla per quella che rappresenta l'ultima alternativa del centrocampo granata.
9. BELOTTI Andrea (1993) Piede: Dx Punta centrale
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 15 MV 6 FM 6,6 4 0 0 0
Appena risatabilito dall'ennesimo stop di una stagione stregata, il Gallo Belotti resta una fede. La fame di riscatto e le cure di un allenatore che ha sempre valorizzato le punte centrali ci rendono speranzosi sul raggiungimento della doppia cifra che rappresenta l'obiettivo minimo per i tanti fantallenatori che a inizio anno prevedevano ben altro bottino.
20. EDERA Simone (1997) Piede: Sx Ala destra
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 5 MV 6,75 FM 8,5 1 0 0 0
Escluso Lyanco, è il giovane che più di tutti si è messo in luce durante la prima parte di stagione. Il recente infortunio ha bloccato una probabile partenza e, data l'abbondanza di esterni, sarà valutato in allenamento da Mazzarri in vista della prossima stagione.
94 NIANG M'Baye (1994) Piede: Dx Esterno sinistro - Esterno destro
Anno 2017/2018 Squadra Torino Presenze 16 MV 5,67 FM 6,07 2 1 2 0
Contrariamente a Ljajic non dovrebbe eccessivamente subire il cambio di allenatore, avendo già avuto Mazzarri nella recente avventura al Watford. L'infortunio di Belotti lo ha rilanciato nel ruolo di prima punta e, per questo, rappresenta dopo la partenza di Sadiq la prima riserva del Gallo e un'alternativa sugli esterni che lo potrebbe portare ad andare spesso a voto.
Walter Mazzarri
Il deludente girone d’andata è costato la panchina al "sergente di ferro" Sinisa Mihailovic, prontamente sostituito dal più esperto Walter Mazzarri .
Walter Mazzarri è nato a San Vincenzo, in provincia di Livorno, il 1° ottobre 1961.
Da giocatore, ha militato con Fiorentina, Pescara, Cagliari, Reggiana, Empoli, Licata, Modena, Nola, Viareggio, Acireale e Torres.
Da allenatore, ha iniziato come secondo di Renzo Ulivieri prima a Bologna e poi a Napoli.
La sua carriera è iniziata nel 2001/02 subentrando alla quarta giornata sulla panchina dell'Acireale, in serie C2. Poi Pistoiese in C1, Livorno in B, con la promozione in serie A nel 2004, Reggina con la salvezza nel 2006/07 nonostante la penalizzazione di undici punti, Sampdoria con la qualificazione alla Coppa Uefa del 2008-2009 e Napoli, preso in corsa dopo l'esonero di Edy Reja e condotto a due qualificazioni in EL (2009-2010 e 2011-2012), altrettante in Champions League (2010-2011 e 2012-2013) e alla vittoria della Coppa Italia (stagione 2011-2012). Chiude il ciclo partenopeo centrando un secondo posto alle spalle della Juventus ma ottenendo il record di punti e piazzamento da quando sulla panchina azzurra.
L’occasione per poter svoltare definitivamente la propria carriera si presenta a maggio 2013 quando firma un biennale con l’Inter, esperienza che però avrà un esito amaro: al primo anno conduce i nerazzurri al quinto posto ottenendo la qualificazione in Europa League, mentre l’anno successivo i risultati negativi della squadra sul campo ed il difficile rapporto con la tifoseria nerazzurra lo portano, nel novembre 2014, ad essere esonerato e sostituito da Roberto Mancini.
Qualche mese di pausa e poi subito di ritorno sui campi d’allenamento, questa volta in Inghilterra. L’occasione è la panchina del Watford, di proprietà della famiglia Pozzo, con cui sottoscrive un contratto triennale il 21 maggio 2016. Nel campionato 2016-17 ottiene la salvezza con parecchie giornate di anticipo ma, a fine stagione, interrompe il rapporto con la società.
Allenatore capace come pochi di ottenere risultati con il modulo a tre difensori centrali (due marcatori ai lati di un difensore "guida" con il compito di lanciare lungo, quando necessario), non basa la manovra della sua squadra sul possesso palla nè sulla costruzione dalla difesa. Piuttosto, preferisce lanci lunghi dalle retrovie e, soprattutto, ripartenze fulminee affidate agli esterni, che devono essere capaci di svolgere con intensità, rapidità e costanza entrambe le fasi di gioco: a loro soprattutto spetta un lavoro di attenta fase difensiva, per chiudere gli spazi "larghi" nella propria metà campo consentendo quindi ai centrocampisti (uno di solito più basso a protezione della zona centrale di campo e capace di lanciare i terzini o verticalizzare sugli attaccanti; uno lasciato a fare legna, di grande gamba e con capacità di recupero palla; uno invece lasciato libero di avanzare e portarsi al tiro o inserirsi in area accompagnando l'azione dell'esterno di turno o favorendo lo scambio con gli attaccanti) di restare stretti e portare pressing sui portatori di palla avversari, ed uno di spinta e azione offensiva, basata su dribbling e affondi con assist, ma anche su tagli di campo alla ricerca del gol su diagonale d'attacco. Dunque, difesa a 5 in fase di non possesso con l'obiettivo di recuperare subito palla e liberare i terzini (talvolta anche con il lancio immediato direttamente dalle mani/piedi del portiere) con ripartenze o transizioni fulminee.
Alla base di tutto, ovviamente, una freschezza atletica e una capacità aerobica notevoli, frutto di accurati metodi di lavoro saggiamente proposti durante tutta la stagione, a cominciare dal ritiro, e che rendono lo staff di Mazzarri sicuramente uno dei più affidabili in Italia sotto questi aspetti.
Qualche punto debole in questi anni, soprattutto in quelli che hanno visto il Napoli lottare alla pari o addirittura dimostrarsi superiore a tante big del campionato italiano e delle competizioni europee, si è palesato nel momento in cui c'era da "costruire" gioco: avversari che chiudevano bene le corsie laterali e facevano densità a centrocampo, hanno lasciato più volte il peso dell'invenzione e della giocata risolutiva agli attaccanti (entrambi, ai quali si aggiunge il centrocampista deputato all'inserimento, molto poco statici e con spiccate capacità di aggressione degli spazi), con i quali il lavoro del mister toscano ha comunque raggiunto traguardi importanti, su tutti la consacrazione a top player di livello assoluto di calciatori quali Hamsik, Lavezzi e Cavani.
Nell’esperienza sulla panchina dell’inter di circa un anno e mezzo, Mazzarri ha provato a ricreare quanto di buono ottenuto con il Napoli schierando la squadra con il 3-5-2 ottenendo buoni risultati al primo anno e disastrosi al secondo a causa anche della situazione societaria in pieno passaggio di consegne nelle mani cinese.
La possibile svolta, da punto di vista tattico, si è vista al Watford dove Mazzarri ha alternato numerosi moduli, praticamente tutti, dall’amato 3-5-2 al 4-2-3-1, dimostrando una discreta poliedricità che ha portato la squadra ad agguantare la salvezza con parecchie gare d’anticipo.
Nelle prime partite in granata Mazzarri ha dato continuità al collaudato 4-3-3 per poi finire le partite, in due occasioni, con un 3-5-2 tuttavia difficile da immaginare come modulo base per l'abbondanza di mezze punte e giocatori offensive.
Un passaggio definitivo alla difesa a 3, per quanto verosimile, al momento resta sullo sfondo della prossima stagione a meno di eventi clamorosi. In quel caso, più che di 3-5-2, si parlerà probabilmente di un 3-4-2-1 simile ai richiamati anni di Napoli.
In porta gerarchie ben delineate con Sirigu titolare, Milinkovic-Savic riserva e Ichazo a chiudere come terzo portiere.
Spoiler:
Mazzarri ha sorpreso un po' tutti riproponendo la linea a quattro tanto cara a Mihajlovic e rinviando il discorso di un'eventuale modulo a tre difensori.
Nel reparto centrali, il titolarissimo N'Kolou è stato finora sempre accompagnato da Burdisso, con Moretti prima riserva ma pronta ad approfittare di un eventuale schieramento a tre come è successo in un paio di occasioni a gara in corso. Decisamente più staccati i giovani Lyanco e Bonifazi, chiamati più a esser valutati per il futuro che per giocarsela realmente in questa stagione. Il brasiliano, in particolare, resta un elemento interessante anche per la sua attitudine a giocare sul centrodestra, ma l'aver perso per infortunio il primo mese di lavoro con il nuovo allenatore non gioca assolutamente a suo favore nel breve-medio periodo.
Cambiamenti ancora minori sono da registrarsi sulle fasce, dove dovrebbero continuare a giocare De Silvestri a destra e Ansaldi a sinistra. Quest'ultimo nelle prime partite è sempre subentrato, ma una volta ristabilito non dovrebbe avere problemi a sopravanzare Molinaro e, soprattutto, il giovane e per Mazzarri ancora acerbo Barreca.
Spoiler:
Anche a centrocampo le gerarchie sembrano rimanere invariate rispetto all'era Mihajlovic con i titolarissimi Rincon e Baselli affiancati da Obi in caso di linea a tre. In questo caso il venezuelano agirà davanti alla difesa con Baselli e Obi liberi in inserirsi a turno, mentre con un centrocampista in meno a vantaggio di un difensore sarà il nigeriano ad accomodarsi in panchina sempre pronto comunque a subentrare.
Alle loro spalle si posiziona Acquah, con Valdifiori a chiudere il reparto penalizzato dalla scarsa considerazione di Mazzarri nei confronti dei registi puri (vedi il caso Cigarini a Napoli).
Per i centrocampisti offensivi Iago Falque, Berenguer e Ljajic si fa riferimento nell'analisi del reparto offensivo.
Spoiler:
Se alle spalle del rientrante Belotti non ci dovrebbero essere problemi per il capocannoniere Iago Falque (schierato sulla destra con compiti di accelerare e concludere a rete), diverso è la situazione sulla fascia sinistra. La necessità di controbilanciare tatticamente il reparto pone in pole Berenguer per una maglia da titolare, per la sua capacità di sacrificio e di coprire bene la fascia anche in fase di non possesso. La prima alternativa allo spagnolo dovrebbe essere Niang, già utilizzato da Mazzarri in quella posizione ai tempi del Watford, che sarà anche il vice Belotti con opportunità di affiancare il Gallo quando ci sarà bisogno di recuperare il risultato a gara in corso.
Discorso diverso per Ljajic, tatticamente meno attento alla fase difensiva e per caratteristiche il più penalizzato da questa spasmodica ricerca dell'equilibrio del nuovo allenatore.
Chiude il reparto il giovane Edera che potrebbe ritagliarsi qualche scampolo di partita ma nulla di più.
Spoiler:
Spoiler:
1) Belotti 2) Ljajic 3) Iago Falque
Punizioni: Ljajic, Iago Falque, Baselli
Angolo sx: Ljajic, Baselli
Angolo dx: Baselli, Iago Falque
I valori finali delle tabelle d'appetibilità non sono confrontabili tra squadre diverse perché frutto di valutazioni e parametri relativi alle gerarchie interne alla squadra. Esempio: Un giocatore di una neopromossa titolarissimo (10) e non incline agli infortuni (10) potrebbe avere un valore finale superiore ad un giocatore di una big che però non è sicurissimo del posto (7) ed incline agli infortuni (5).
- IAGO FALQUE: Cambiano moduli e allenatori ma il rendimento dello spagnolo resta quello di un top assoluto di reparto. Non lasciatevi ingannare in sede di trattative da chi prospetta per lui arretramento a interno di centrocampo o esterno di centrocampo: il suo posto è nel tridente d'attacco, con tutti i vantaggi che ne conseguono. Da tenere a tutti i costi!
- N'KOULOU: Discorso simile a Iago Falque, con la differenza che l'arrivo di un perfezionista della fase difensiva come Mazzarri può solo farne aumentare la continuità nei voti che è stato finora il punto debole dell'ex Lione. Di gran lunga il miglior difensore granata.
- BELOTTI: Fa un certo effetto vederlo tra le possibile sorprese della scheda generale, ma la stagione è stata così tribolata da consigliare di andarci decisamente piano con il Gallo. In molti ci avete scritto privatamente su eventuali richieste di scambi ed il nostro consiglio è quello di tenerlo in rosa senza se e senza ma: con un Mazzarri che ha sempre valorizzato le proprie punte centrali, potrebbe essere un peccato mortale cederlo proprio ora.
- BERENGUER: Sullo stantuffo spagnolo tornano le aspettative di inizio stagione: voti (magari non sempre da titolare) e una discreta pericolosità dovutà più ai frequenti cross che a conclusioni in rete. In molte leghe, complice il disatroso avvio di stagione, dovrebbe essere libero: approfittate dell'abbondanza di esterni granata per arricchire il vostro centrocampo di una scommessa che potrebbe pagare in questa seconda parte di stagione.
- OBI: Ve l'abbiamo sconsigliato in tutti i modi, ma anche noi dobbiamo arrenderci all'evidenza dei fatti. Nell'inaspettato 4-3-3 mazzarriano il posto da titolare accanto a Rincon e Baselli è suo e sembra quasi aver rubato la propensione agli inserimenti e l'appetibilità fantacalcistica del secondo. Resta una scommessa da non pagare eccessivamente per il rischio infortuni sempre presenti.
- BARRECA: Con Barreca quest'anno ci sentiamo di poter gettare la spugna anzitempo, sia per la concorrenza sia per la presenza di un allenatore molto scrupoloso tatticamente che certo non vede di buon occhio le lacune difensive del giovane terzino.
- LYANCO:Ci piange il cuore ma anche in questo caso la scommessa di inizio anno risulta già persa. Il pupillo di Mihajlovic, una volta ristabilito, dovrà resettare tutto quello che ha imparato finora e rimettersi al passo dei vari Moretti e Burdisso, maggiormente avvantaggiati dall'esperienza accumulata in anni di battaglie sul campo. A meno di sorprese, dunque, per il brasiliano si parla di un investimento in ottica conferme (specie se pluriennali).
- RINCON:Qui il discorso è diverso: non si discute la titolarità del giocatore, ma la sua appetibilità fantacacistica è minata dalle tante ammonizioni e i compiti di copertura preponderanti a protezione degli inserimenti di Obi e Baselli.
- EDERA: Nonostante abbia fatto vedere già qualcosa di molto buono per la sua giovanissima età, l'ex attaccante del Parma resta in fondo alle gerarchie offensive. L'essere listato attaccante aiuta poco dal punto di vista dell'appetibilità fantacalcistica, ma resta comunque un nome da segnare per il futuro.
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Scheda aggiornata 31/01/2018