In questo capitolo parleremo di dischi fissi esclusivamente interni: probabilmente a fine guida farò un capitolo conclusivo in cui parlerò di dischi fissi esterni e altri componenti messi in secondo piano in questa guida principale.
L' HDD è un componente importantissimo (so di averlo detto anche degli componenti, ma, purtroppo o per fortuna, tutti le parti di un computer hanno una fondamentale importanza per il corretto funzionamento del computer stesso e per la cosiddetta user experience.
Un hard disk si occupa di memorizzare qualsiasi cosa sul pc: dai file di sistema necessari per il corretto funzionamento del pc, ai file personali dell'utente che possono essere foto, video, software e applicativi vari, documenti e file musicali e tutto il resto che non sto qui ad elencarvi.
Per chi compra pc già assemblati la scelta dell'hard disk significa soltanto scegliere la capacità (che è il fattore che incide di più sul prezzo di un HDD): ad oggi la capacità minima in genere è di 500 GB (io non scenderei al di sotto di questa taglia) e si sale fino ai 2 TB e oltre.
Per un utente medio 1 TB basta e avanza, in alcuni casi potrebbero andare bene anche 500 GB: non svenatevi, eventualmente potrete aumentare lo spazio con un HDD esterno.
Ci sono altri aspetti da guardare nella scelta dell'hard disk ? In teoria si, ma nella pratica è difficile che vengano analizzati.
Li riporto per completezza:
- Velocità: quanti di voi conoscono gli RPM (giri per minuto) del proprio HDD ?
Quanti di voi hanno guardato questo aspetto nella scelta di un hard disk ?
Più è alto il valore degli RPM, più velocemente verranno caricati i file ed il sistema operativo, ma si avranno maggiori consumi e rumorosità.
Valori tipici di RPM per HDD di portatili sono 4200 e 5400, mentre su pc fissi possiamo trovare anche RPM pari a 5400, 7200, 10000 o addirittura 15000.
- Tempo di accesso, ovvero tempo medio necessario per reperire un dato in un punto casuale del disco: questo parametro dipende dalla velocità ovvero dagli RPM.
- Velocità di trasferimento, ovvero la quantità di dati spostata dal disco (o sul disco) in un lasso di tempo determinato.
Sicuramente più interessante è invece la scelta riguardante la tecnologia del disco fisso: meglio un HDD tradizionale o un'unità SSD ?
La differenza principale sta nella costruzione: gli HDD standard sono piatti di metallo con rivestimento magnetico, le unità SSD invece hanno una memoria flash, in grado di conservare i dati anche a PC spento e senza bisogno di corrente.
I chip di memoria degli SSD sono veloci e affidabili, ragion per cui sono più costosi degli HDD normali e delle chiavette USB tradizionali.
Rispetto agli HDD, gli SSD stravincono quasi ogni confronto: più resistenti, meno rumorosi, più affidabili, più veloci, più piccoli, più duraturi, non è necessaria la frammentazione dei file di grosse dimensioni.
Il vero problema riguarda il prezzo ed il rapporto capacità/prezzo.
Gli HDD sono un tecnologia consolidata, ma anche vecchia ed in declino, si possono acquistare HDD decisamente capienti senza svenarsi.
Viceversa, per un SSD i prezzi salgono vertiginosamente anche con capacità "moderate".
Il mio consiglio è quello di fare, se possibile, un giusto mix: un SSD (di almeno 128 GB, meglio se almeno 256 GB) su cui installare il sistema operativo ed i vari programmi che verranno caricati velocemente, e un HDD tradizionale (consiglio almeno 1 TB, ma dipende dalle esigenze) da utilizzare esclusivamente per lo storage, su cui archiviare tutti i file personali.
I produttori più noti sono Samsung, Seagate, Western Digital, Kingston, Hitachi e Toshiba
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