2001/2002 quando poco che tredicenni non sapevamo neanche le regole base e le facevamo un po' alla cazzum ...Tipo niente fasce per i gol (calcolavamo le vittorie solo con la somma dei punti era impossibile pareggiare), no ai moduli (tutti giocavano col 2-2-6), gli s.v. erano conteggiati zero, gestione cartacea del tutto dai conti, alla classifica, alla raccolta delle 1.000 lire fuori dalla scuola ogni lunedì, probabili formazioni fatte vedendo il televideo e così via .
Di quei 4 ragazzini, ora ne siamo rimasti in 3 (solo io ed un altro sempre presenti, il terzo un anno è rimasto fuori per litigi tra bambini, come tali eravamo) e la nostra lega ovviamente è cambiata, si è evoluta, si è smaterializzata. Per i calcoli, voti e classifiche, adesso ci appoggiamo su un sito, ma io conservo tutt’ora i vecchi quaderni e faccio le stampe delle partite. Una vena di romanticismo.
Da una lega a 4, siamo passati per un paio di anni a 6 e adesso siamo ad 8. La lega è molto stabile nelle persone che vi partecipano, anche se abbiamo dovuto spesso trovare l'ottavo. Rispetto a 13 anni fa sono cambiate molte cose, ma apprezzo sempre di più questo gioco per lo spirito aggregativo che crea, per il sano sfottò e per l'inevitabile argomento di conversazione che viene fuori durante le uscite (con buona gioia di ragazze e compagne).
Per me il fantacalcio è uno solo. Quello fatto dal vivo con i miei amici, in cui ci affeziona dei propri giocatori, in cui le vincite in denaro vengono dopo l’orgoglio e il vanto di essere arrivati primi, quello in cui se vinco al fantacalcio, se vinco alla SNAI e se vince la Roma è la domenica perfetta.