FAQ PESCARA - Aggiornamento 03/03/2017
Che sensazioni avete con l'arrivo di Zeman in panchina?
Partiamo con il dire che una scossa all'ambiente serviva da po'. Sebbene non ci sentiamo di attribuire tutte le responsabilità del fallimento di quest'anno all'ex allenatore Oddo, si sa comunque come un qualsiasi cambiamento possa muovere le acque. E di fatto così è stato sin da subito. In particolare sotto l'aspetto psicologico. Nelle ultime gare con Oddo i giocatori erano visibilmente rassegnati e privi di fiducia. Zeman, al suo arrivo, ha chiesto loro di giocare senza pensiero alcuno. Ha, in un certo senso, liberato la loro mente da pensieri, rivelandosi Maestro anche sotto questo aspetto. L'impatto psicologico è stato quindi rotto sin da subito, come per incantesimo ma, a detta dello stesso tecnico, la salvezza rimane un traguardo difficile, se non impossibile. L'Empoli dovrebbe perderle tutte ed il Pescara fare la Juventus [cit.] Normale quindi che con più di un occhio si guardi già alla prossima stagione, molto probabilmente in Serie B.
E' una rosa giusta per il tecnico boemo?
In realtà no. La squadra è stata ovviamente forgiata per l'ex allenatore Massimo Oddo ed il mercato invernale conclusosi di recente si mosse verso il consolidamento di quel 352 (mascherato da 532) che il tecnico pescarese stava sperimentando nell'ultimo periodo. Ragion per cui il 433 canonico di Zeman resta di difficile attuazione e starà al nuovo allenatore re-impostare la rosa per questa filosofia di gioco.
Chi è il rigorista del Pescara?
Verso la fine dell'era Oddo, in seguito ai due errori consecutivi di inizio campionato di Memushaj, calciava chi se la sentiva in quel momento. Abbiamo visto alternarsi Caprari e Biraghi ma con poco successo. Di fatto il Pescara ha sbagliato la bellezza di 5 rigori su 7 (due errori di Memushaj, due di Caprari ed uno di Biraghi mentre i due realizzati hanno portato la firma di Caprari e Biraghi). Il nuovo tecnico Zeman non si è ancora espresso al riguardo per cui dovremmo attendere il primo calcio di rigore utile per capire se esiste una gerarchia. Nostre sensazioni? I nomi caldi sono quelli di Caprari, Bahebeck e Gilardino.
Il Pescara soffre sui piazzati?
Si, molto. Più in generale il gioco aereo è stata una delle principali falle della squadra in questa prima metà di campionato. Tra i difensori avversarsi, su situazione di calcio piazzato, hanno già trovato il gol contro il Pescara i vari Radu, Caldara, Ferrari G., Masina, Tonelli, D'Ambrosio e Ajeti. L'arrivo di Zeman può portare miglioramenti sotto questo aspetto ma ci sarà da lavorare un po' probabilmente prima di vedere dei risultati consistenti.
Come mai tutti questi infortuni nel corso della stagione?
Ci piacerebbe tanto saperlo e, senza cercare alibi, è stato anche uno dei motivi del totale fallimento fin qui registrato. L'ex allenatore Massimo Oddo non ha praticamente mai avuto la rosa tutta a disposizione e nella prima metà di campionato è stato più volte costretto ad adattare molti giocatori in ruoli non a loro consoni. Si pensi ad esempio a Caprari nel ruolo di riferimento avanzato. Molti nell'ambiente se la sono presa con lo Staff sanitario del Pescara ma Oddo rimarcò a più riprese come lo stesso sia stato il medesimo della passata stagione in Serie B dove, salvo i soliti noti Campagnaro e Coda, non si sono registrati infortuni di carattere muscolare. Qualcuno lamenta il fatto che il Pescara si alleni sul sintetico, e questa tesi sembra trovare un po' di riscontro. Altri invece insistono sul fatto che la preparazione estiva sia stata portata avanti in maniera errata. Insomma, i motivi possono essere molti o può trattarsi di semplice sfortuna. L'arrivo di Zeman può migliorare questa situazione? Si spera di si.
In difesa meglio Zampano o Biraghi?
Noi siamo per Zampano, per le sue spiccate doti offensive che tanto sono gradite, e richieste, da Zeman. Biraghi può comunque compensare il gap con il collega con qualche bonus da fermo, in quanto si incarica spesso di diversi piazzati, diretti e non, che esegue egregiamente.
Benali sarà l'esterno d'attacco?
Nelle prime due di Zeman è stato così, con buoni risultati. In realtà rimane difficile dire se può essere una scelta definitiva proprio perché, riallacciandoci ad una FAQ precedente, la rosa non è stata amalgamata per il nuovo tecnico. A sensazione riteniamo che il libico possa arrivare ad affermarsi in questa sua nuova posizione, sia per mancanza di serie alternative, sia per la sua grande abnegazione alla causa che sempre lo ha contraddistinto sin qui. Pepe e Mitrita sono esterni naturali che possono arrivare ad impensierire il libico ma mentre per il primo rimane sempre vivo il problema legato alla condizione fisica, per il secondo sembra trattarsi di una mancata maturazione per la serie cadetta. C'è da dire che in passato Zeman ha spesso prediletto un esterno destro d'attacco con il piede mancino (vedi Lamela ai tempi della Roma e vedi Sansovini proprio in casa Pescara), per rientrare sull'interno e liberare il tiro. I nomi quindi di Kastanos e Muric possono servire alla causa ma probabilmente il tecnico ci dovrà lavorare molto.
Caprari gioverà dell'arrivo di Zeman?
In linea generale diciamo che un po' tutti i giocatori biancazzurri dovrebbero arrivare a giovare del cambio di allenatore, anche perché peggio di come stavano andando sembra davvero impossibile. Caprari, in particolare, è l'unico superstite di quel Pescara targato Zeman che nel 2012 centrò la promozione in Serie A. Ragion per cui parte di certo avvantaggiato rispetto ai colleghi, conoscendo già gli schemi del mister. Sarà quindi sicuramente un punto fermo della squadra, almeno fintanto che la salvezza sarà possibile matematicamente. Se il sogno infatti dovesse svanire, essendo lui di proprietà dell'Inter, potrebbe lasciar spazio a qualche altro giocatore in vista della prossima stagione in Serie B. Quando vi scriviamo ha raggiunto quota 7 gol ed è inutile dire che l'obiettivo minimo a questo punto è la doppia cifra, condita da qualche assist che ad ora è mancato.
Tra Bahebeck, Gilardino e Cerri chi prendo?
Riservarsi un ultimo slot per un attaccante di Zeman può risultare una mossa intelligente. Premesso che il migliore rimane il sopra citato Caprari, tra i tre quello che ci ispira maggiormente è il francese. Di fatto è l'unico che in rosa sembra avere le caratteristiche che si sposano con la filosofia zemaniana. Il problema, ma ormai lo sapete, è legato alla sua innata tendenza agli infortuni, soprattutto di carattere muscolare. Gilardino, se riesce un attimo a trovare la giusta condizione, può essere più di un'alternativa all'ex PSG ma un problema al ginocchio sembra non dargli tregua quest'anno. Rimane una scommessa. Ancora di più lo è il giovane Cerri che, all'esordio, bene si è comportato. Lo continuiamo a vedere dietro nelle gerarchie ma se riesce a sfruttare al meglio quelle poche occasioni che ha (tipo contro il Genoa) allora lo spazio a disposizione potrebbe vedersi aumentare. Se vi ispira, un centesimo su di lui si può buttare.
Per Gilardino, Bahebeck e Cerri, aiutandomi nella scelta, potreste per favore dirmi che tipo di contratto hanno?
Gilardino, svincolatosi dall'Empoli, è approdato al Pescara a titolo definitivo, firmando un contratto di sei mesi con rinnovo automatico in caso di permanenza in Serie A. Bahebeck invece è arrivato in estate in prestito, con diritto di riscatto fissato a tre milioni, dal Paris Saint German fino a Giugno 2017. Cerri è in prestito, con diritto di riscatto, dalla Juventus fino a Giugno 2017.
Data la recente situazione circa Gilardino (infortunio più grave del previsto e possibile rescissione consensuale del contratto), cosa cambia in attacco?
Chi ci guadagna maggiormente è sicuramente Cerri. Intendiamoci, lui non rispecchia il profilo ideale di attaccante alla Zeman ma, come si suol dire, questo passa il convento per cui si candida ad essere utilizzato con molta frequenza, considerando l'ormai nota fragilità fisica di Bahebeck. Ad ogni modo continuiamo a vedere il francese avanti nelle gerarchie, in quanto per caratteristiche fisiche e tecniche si inquadra meglio con la filosofia zemaniana, o almeno risulta più consono al lavoro che il tecnico boemo chiede alla sua prima punta.