teddone1989 ha scritto:Bene, chi è Bucchi? Come gioca? Offensivo o difensivista? Chi sa dare qualche informazione sul suo conto?
Bucchi è un allenatore molto giovane e personalmente ho visto 3/4 partite del suo Perugia lo scorso anno; da quello che ho visto, ma soprattutto letto in giro, ci siamo resi conto fin da subito che sarebbe stato lui il nuovo allenatore del Sassuolo. Questo perché come tipologia di allenatore si avvicina molto a Di Francesco, e questo per la società era l'ideale per continuare un certo tipo di discorso di crescita di squadra, e individuale dei vari elementi in rosa. Il modulo che utilizza è il 4-3-3, anche se meno integralista del suo predecessore, infatti a volte ha usato delle varianti al suo modulo di riferimento, tipo il 4-2-3-1, tanto che se vedevi il Perugia lo scorso anno sembra molto simile al Sassuolo: due attaccanti esterni veloci e tecnici, abili nel dribbling, e con i piedi invertiti rispetto alla fascia di competenza; una punta centrale mobile che sa dialogare con i compagni di reparto; le mezzali: uno più bravo nella fase di interdizione e l'altro più tecnico e abile negli inserimenti; terzini: uno soprattutto, che spinge molto sulla fascia, accompagnando spesso l'azione offensiva; insomma un allenatore che cerca di raggiungere il risultato tramite il bel calcio e cercando di imporre il proprio gioco, ma sempre attento alla fase difensiva; infatti il suo Perugia lo scorso anno è risultato essere il sesto miglior attacco e la terza miglior difesa del campionato. Personalmente credo che la differenza tra Bucchi e Di Francesco sia che, mentre Eusebio preferiva un gioco basato sulle ripartenze e sul gioco in verticale, Bucchi abbia un gioco più compassato, basato sul possesso palla e quindi non necessariamente sempre in verticale; questo mi lascia pensare che il Sassuolo possa guadagnare qualcosa nella fase difensiva e invece perdere qualcosa in fase offensiva. Tutto questo però è la parte teorica, perché in pratica faccio molta fatica a pensare ad un Sassuolo migliore nella fase difensiva senza un grande giocatore come Acerbi, che era l'assoluta pilastro della difesa neroverde.