Sampdoria, nella corsa a Dzsudzsak si ritira una contendente TMW
Stando alle indiscrezioni raccolte da Hurriyet.com.tr, il Trabzonspor si sarebbe tirato indietro nella corsa a Balázs Dzsudzsák. Il Bursaspor chiede 7 milioni per il suo cartellino. La Sampdoria, interessata all'ungherese, vede crescere le sue quotazioni.
Samp, Giampaolo l'uomo giusto per valorizzare i giovani
DESIGNANDO infine Marco Giampaolo come successore di Vincenzo Montella (che ha atteso fino all’ultimo, come la società, la chiamata del Milan), la dirigenza della Sampdoria ha scelto la linea del rischio, mi auguro attentamente calcolato in tutte le sue declinazioni. Ha deciso di voltare pagina, lasciandosi alle spalle l’era della triade Mihajlovic-Zenga-Montella, aperta dal settimo posto con effimera parentesi nelle coppe europee e tristemente conclusa con un’affannata salvezza. Chiarisco che stimo Giampaolo e apprezzo il tipo di calcio che propone. E ritengo la sfida implicita nella sua chiamata un gesto coraggioso da parte di Ferrero& C. Che si sono alzati l’asticella da soli. Se vorranno essere coerenti dovranno allestire una squadra all’altezza dell’impegno che hanno preso con se stessi e con i tifosi. Salvezza tranquilla, bel gioco e valorizzazione dell’organico, in particolare la nidiata di giovani talenti sui quali la società fonda la propria sopravvivenza. Ferrero ha scelto Giampaolo, scartando Pioli, anche perché l’ex tecnico dell’Empoli gli ha mostrato grande entusiasmo e voglia di cimentarsi con la sfida genovese. È pronto ad arrangiarsi con quello che c’è. La società, fortunatamente, è consapevole che occorre inserire giocatori di forte personalità, animati dalla fame dell’ambizione. Pioli che ha guidato squadre importanti (il Bologna, la Lazio) avrebbe garantito maggiore esperienza e un progetto certamente più collaudato e sicuro. Ma la Sampdoria vuole crescere. A costo di correre qualche ragionevole rischio. Ferrero e Romei cercano discontinuità e Giampaolo sotto questo aspetto era il migliore sulla piazza. Il tecnico abruzzese interpreta il calcio in maniera originale e mai banale. Tiene in gran conto i giovani talenti e non teme di gettarli nella mischia. Ivan, Skriniar, Torreira, nonché Bonazzoli, Rocca, Ponce e Pereira (se non andranno via in prestito) avranno le loro chance. È un innovatore che colloca la squadra all’apice. Conta il gruppo e non l’individuo. Il lavoro in settimana designa i titolari della domenica. Ha modi gentili, è riservato e quasi taciturno. È abituato a conquistarsi il rispetto dei calciatori con la coerenza dei comportamenti. Ad Empoli aveva scelto il 4-3-1-2 e ritengo che da lì ripartirà anche a Genova. Studiando variazioni sul tema, il 4-3-3 o persino il 4-4-2, purché l’organico glielo consenta. Sempre con un occhio all’imprevedibilità dei temi di gioco che è il suo marchio di fabbrica. Con Giampaolo in campo si fatica e nessuno è esentato dal sudarsi la maglia. Tanto meno il trequartista, chiedere a Saponara uno dei gioielli dell’Empoli. «Se il trequartista non si sacrifica e non gioca per la squadra non mi serve», ha detto Giampaolo. Il pubblico della Sampdoria ha accolto la notizia del suo ingaggio con mugugni irritati. Le incertezze legate alla panchina hanno inasprito umori già virati al nero di seppia. Mi auguro che la gente di fede blucerchiata non focalizzi i malumori su Giampaolo. Che ha bisogno di sostegno e simpatia e di un ambiente che ne favorisca l’inserimento. Il suo è un lavoro di lunga lena e darà frutti soltanto se la società anzitutto e i tifosi gli dimostreranno pazienza e comprensione. Per carattere Giampaolo tende ad assimilare l’atmosfera che lo circonda. E se si deprime sono guai. So benissimo che la gente vorrebbe liberarsi di Ferrero ma questo capitolo non riguarda allenatore e squadra. Che vanno sempre salvaguardati dalle contestazioni a prescindere. Vedrete che qualcosa si muoverà anche nelle sacre stanze di Corte Lambruschini.
Marco Giampaolo è già al lavoro sulla Sampdoria che verrà. O meglio, al momento sta definendo la squadra di collaboratori che lo affiancheranno nella sua nuova avventura genovese (contratto biennale da circa 700mila euro a stagione). Da Empoli si dovrebbe portare i preparatori atletici Stefano Rapetti, che fece un gran lavoro nell’Inter del triplete, e Roberto Peressutti. Ci sarà poi un match analyst, mentre il secondo con ogni probabilità sarà Francesco Conti, di Chiavari, storico vice di Delneri che dunque torna a Genova dopo la stagione della Champions.
In tutto comunque le persone scelte da Giampaolo saranno quattro, uno staff ben diverso nei numeri dal gigantismo di Montella. La Sampdoria considera ormai parte della propria famiglia sia Andrea Sardini, preparatore dei portieri, che Massimo Catalano, l’uomo che si prende cura degli infortunati. I quali andranno a integrare gli uomini portati dal nuovo allenatore.
Che non vede l’ora di cominciare a lavorare sul campo. E infatti la stagione blucerchiata comincia presto: già questo mercoledì la squadra si ritroverà prima in hotel e poi al Mugnaini, nell’occasione Giampaolo verrà presentato come nuovo allenatore della Sampdoria. Tre giorni di lavoro a Bogliasco con i classici test fisici e dopo il week-end di riposo una settimana di allenamenti al Poggio fino alla partenza per Ponte di Legno, il 19. Saltato quindi il pre ritiro a Montecatini (era un richiesta di Montella), resta il post ritiro ad Acqui Terme.
UFFICIALE: GIAMPAOLO È IL NUOVO ALLENATORE, MERCOLEDÌ LA PRESENTAZIONE AI MEDIA
L’U.C. Sampdoria comunica di aver affidato a Marco Giampaolo l’incarico di allenatore responsabile della prima squadra.
Il tecnico ha firmato un contratto biennale e sarà presentato ai media alle ore 13.00 di mercoledì 6 luglio p.v. presso la sala stampa del centro sportivo “Gloriano Mugnaini” di Bogliasco.
L’accesso alla sala per gli operatori dell’informazione sarà possibile a partire dalle ore 12.30.
È consigliabile la presenza di un solo corrispondente per testata.
Si informa inoltre che i fotografi non avranno accesso alla conferenza; sarà altresì allestito un set fotografico all’interno del centro sportivo al termine della presentazione.
Castan-Sampdoria, ormai ci siamo. Il difensore brasiliano è ormai pronto a vestirsi di blucerchiato, dicendo addio alla Roma dopo quattro anni in giallorosso. Domani, il giocatore classe '86 sosterrà le visite mediche con la sua nuova società, sottoponendosi ai controlli di rito non a Genova, bensì nella Capitale. Superato, poi, anche questo ultimo ostacolo, l'avventura di Castan alla Sampdoria potrà finalmente cominciare.
Dodò alla Samp. Una pista che vi avevamo svelato ieri sera, che si era completamente riaperta. Anche a sorpresa rispetto a qualche giorno fa. L‘Inter aveva chiesto la garanzia di fare cassa, non avrebbe voluto cederlo in prestito. E la pista di ieri sera è assolutamente confermata perché nelle ultime ore la Samp ha manifestato l’intenzione di acquistarlo, magari con un obbligo di riscatto. Operazione da 4,5-5 milioni, entriamo nel vivo.
Sampdoria, accordo raggiunto con lo Sparta Praga per Schick: i dettagli
Schick-Sampdoria, è fatta. Il club blucerchiato ha infatti raggiunto l'accordo con lo Sparta Praga per l'arrivo dell'attaccante classe '96: scambio di documenti in corso e condizioni accettate dalla società ceca, con 4 milioni di euro versati e con una percentuale sulla futura rivendita destinata allo Sparta. Il giocatore arriverà subito e non dopo i preliminari, come precedentemente richiesto dalla propria società: visite mediche previste tra domenica e lunedì, viaggio in programma e grande colpo piazzato dalla società del presidente Ferrero, che è ora pronta ad accogliere definitivamente Patrik Schick.
Esclusiva: Moisander al Werder Brema per 2 milioni
Niklas Moisander saluta la Samp. E va al Werder Brema. Svolta in poche ore, trattativa definitiva sulla base di due milioni. Adesso la Samp è libera di annunciate Castan, un affare ormai annunciato da settimane e perfezionato dopo la buona riuscita della visite mediche. Moisander era stato acquistato a parametro zero dalla Samp, ora vola in Bundesliga.