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BillyCostigan ha scritto:peter wilmot ha scritto:BillyCostigan ha scritto:Secondo me il cambio di filosofia Sarri Ancelotti può essere anche terapeutico, laddove ad esempio un Allegri fa meglio di Conte ad esempio, perché una squadra che ha fatto certe cose puo anche giovare di un allenatore più naif e meno martellatore, infatti è stato Sarri stesso a dire che aveva fatto il suo tempo a Napoli. Certo una squadra che fa 91 punti non è ripetibile (lo stesso Allegri non è mai arrivato a 102), però ci si può aspettare una squadra più europea nel senso che pur facendo meno punti in campionato può crescere di autostima e fare cose migliori nelle altre competizioni, girando più uomini (con Sarri giravano gli stessi 13-14) e con i giocatori più liberi tatticamente.
con tutto il rispetto per conte secondo me qui la situazione è un po' diversa, nel dna della juve ci sono prima di tutto i campioni, infatti la filosofia di conte è stata fondamentale per impostare un ciclo vincente e ridare spirito guerriero alla squadra, ma da lippi, a capello, ad ancelotti, fino ad allegri, gli allenatori juventini sono sempre stati gestori di uomini, di caratteri e di momenti delicati, bravi a leggere le partite e a portare i risultati, come è giusto che sia nella squadra che già sulla carta parte per vincere. quindi dopo conte di fatto si è solo tornati alla normalità juventina.
nel napoli sarri ha fatto fare 91 punti a una rosa che ne valeva 75, e lo ha fatto grazie alla sua tattica innovativa e al fascino che le sue idee hanno avuto sulla mente dei giocatori, che gli si sono votati incondizionatamente, e hanno dato il 150%. pasare da sarri a un gestore, di qualità indubbia per carità, significa secondo me il rischio che la rosa torni a rendere per quello che vale, con in più la possibilità che, passando da un calcio da sogno a uno più pragmatico, certi giocatori possano accusare un calo di motivazioni.
vedremo ragazzi, io ho anche una valutazione altissima di sarri, sostenuta secondo me in modo inattaccabile dai risultati, ma magari esagerata. il campo parlerà per ancelotti e noi staremo qui a vedere.
Non voglio togliere meriti a Sarri (che secondo me è cmq un allenatore dalla spiccata filosofia "provinciale" nel senso che ha bisogno di dare certezze meccanicistiche e per di più con il gruppo di 13-15 persone, non di più). Volevo dire che se fosse rimasto Sarri ci sarebbero state più possibilità per il Napoli di implodere, perché cicli del genere non possono durare molto per un discorso di esigenze tecniche e soprattutto mentali. Quindi dico che il cambio con Ancelotti può essere terapeutico perché in questo momento storico i giocatori hanno bisogno di allentare la cinghia e essere gestiti in maniera più "rilassata". Sarri è un martello e dà riferimenti precisi ma c'è da dire che come ha detto il presidente certi giocatori hanno reso al 200% ma altri al 20-30, proprio perché Sarri non è un allenatore che si adatta si giocatori ma è esattamente l'opposto. Quindi magari per un Mertens che fa 10 gol al posto di 20 ci sarà un ounas che ne mette 4-5 e farà le sue presenze non svalutandosi.
questo può essere, infatti fantacalcisticamente molti giocatori, come zielinski, ounas, ma ci metto anche maksimovic (possibile sorpresa?), diawara e verdi, potranno essere maggiormente utili, così come insigne mertens e callejon non sono più le certezze degli ultimi anni.
poi c'è il discorso difesa/portiere, perchè sarri, magnificato per il gioco spumeggiante, era in realtà un maestro della fase difensiva, e il dubbio che il pacchetto difensivo partenopeo abbia beneficiato della sua tattica c'è (l'ha detto anche ancelotti: questo gruppo ha delle conoscenze altissime e la linea difensiva si muove molto bene), così come la paura che quella del napoli possa tornare una difesa incerta, come in fondo era con benitez.
ripeto, e chiudo: secondo me il passaggio da sarri a uno che non è sarri, a prescindere da chi esso sia, sarà doloroso per il napoli, perchè metterà in luce il reale valore della rosa, anzi, proprio dei suoi giocatori di maggior spicco, che sarri aveva fatto ipervalutare. il suo napoli infatti era il napoli di sarri, quello di ancelotti sarà il napoli di meret, koulibaly, albiol, hamsik, insigne, milik, eccetera, e non lo so se questi sono nomi che possono rivaleggiare con ronaldo higuain dzeko icardi e i campioni delle altre quattro pretendenti alla champions.