4-3-1-2
MUSLERA
M.PEREIRA_______LUGANO______GODìN______A.PEREIRA
GARGANO_______LODEIRO_______RODRIGUEZ
RAMIREZ
SUAREZ____CAVANI
MUSLERA
M.PEREIRA_______LUGANO______GODìN______A.PEREIRA
GARGANO_______LODEIRO_______RODRIGUEZ
RAMIREZ
SUAREZ____CAVANI
- Martin Silva (Portiere)
- Juan Castillo (Portiere)
- Andres Scotti (Difensore)
- Sebastian Coates (Difensore)
- Martin Caceres (Difensore)
- Mathias Aguirregaray (Difensore)
- Arevalo Rios (Centrocampista)
- Diego Perez (Centrocampista)
- Sebastian Eguren (Centrocampista)
- Alvaro Gonzalez (Centrocampista)
- Abel Hernandez (Attaccante)
- Diego Forlan (Attaccante)
A.Pereira 65% - Caceres 35%
Gargano 45% - Rios 30% - Perez 25%
Rodríguez 60% - Gonzalez 40%
Ramirez 60% - Rios 40% (con Rios che andrebbe a prendere il posto a centrocampo di Lodeiro, che scalerebbe dietro alle due punte)
PORTIERI: Fernando Muslera (Galatasaray), Martin Silva (Olimpia), Juan Castillo (Danubio)
DIFENSORI: Andres Scotti (Montevideo), Diego Lugano (Malaga), Diego Godin (Atletico Madrid), Sebastian Coates (Liverpool), Martin Caceres (Juventus), Mathias Aguirregaray (Penarol), Maxi Pereira (Benfica)
CENTROCAMPISTI: Alvaro Gonzalez (Lazio), Alvaro Pereira (Inter), Arevalo Rios (Palermo), Diego Perez (Bologna), Walter Gargano (Inter), Sebastian Eguren (Libertad), Cristian Rodriguez (Atletico Madrid), Gaston Ramirez (Southampton), Nicolas Lodeiro (Botafogo)
ATTACCANTI: Luis Suarez (Liverpool), Edinson Cavani (Napoli), Abel Hernandez (Palermo), Diego Forlan (Internacional)
L'Uruguay arriva alla Confederation Cup in condizioni pessime, reduce da sei match senza vittorie in questo 2013 nelle gare di qualificazione ai Mondiali che si disputeranno in Brasile il prossimo anno. Fondamentale per le sorti della qualificazione della Celeste la partita del 12 giugno, antecedente all'impegno della Confederation, contro il Venezuela. Discorso qualificazione che, comunque, ad oggi appare più come un miraggio che una solida possibilità per gli uomini di Oscar Tabarez. Tanti, troppi gli errori fatti in questa parte finale di stagione, ultimo la bruciante sconfitta con il Cile dello juventino Arturo Vidal.
Una eventuale inversione di tendenza nel corso della competizione potrebbe, quindi, ridare fiducia ai biancocelesti che tenteranno l'impresa per non rimanere tagliati fuori dal prossimo Mondiale. Il girone (Spagna, Nigeria, Tahiti), tralasciando le furie rosse, non pare proibitivo, anzi. Un motivo in più per provare a puntare sui giocatori celesti.
Il recente passato della squadra ha vissuto fasi molto diverse fra loro. Non più di tre anni fa, sono arrivati quarti ai Mondiali in Sudafrica e l'anno successivo hanno conquistato la Copa America. Da lì, il crollo. A dire il vero anche nelle prime fasi della competizione, successivamente vinta, era parsa evidente una eccessiva difficoltà nell'affrontare avversari di modesta caratura. Difficoltà poi rimosse dalla vittoria che ne ha fin troppo esaltato i punti di forza, oscurando, in qualche modo, gli ostacoli iniziali. Il problema principale per la squadra è stata l'eccessiva, o meglio ossessiva, fiducia nell'uomo che ha condotto la Celeste per l'intero Mondiale 2010: Diego Forlan. Da quella competizione in poi, il suo declino fisico è stato inesorabile ma Tabarez sembrava quasi volerlo rinnegare, lasciandogli in mano le chiavi della squadra e, in particolare, del gioco offensivo. Tutte, o almeno la gran parte delle azioni passavano dai suoi piedi, il che rendeva difficile sia il compito di impostazione da parte dei centrocampisti, ormai considerati solamente come giocatori di 'rottura', sia la possibile titolarità di giocatori come Ramirez che, di fatto, svolgevano lo stesso ruolo dell'ex Inter. In seguito, in un tempo non poi così lontano, il 'Maestro' è riuscito a mettere da parte il buon Forlan, lasciando, di fatto, la squadra senza il riferimento di gioco principale. E così è iniziato il processo per cercare di ricostruire un gioco di squadra, ripartendo da giocatori tecnici quali Ramirez, Lodeiro e Suarez. Tutto ciò per dire che la ripida ricaduta della nazionale uruguaiana è dovuta principalmente a questa scelta del proprio allenatore Oscar Tabarez e che i giocatori presenti al Mondiale e, soprattutto, alla Copa America non sono cambiati poi tanto da quelli che ritroveremo alla Confederation, e, in particolare, per sottolineare che il concetto di 'titolarità certa' nella squadra di Tabarez non esiste, o meglio, si estende a rari componenti della rosa. Anche i dubbi sul modulo persistono, per ora il più gettonato sembra il 4312 rappresentato sopra, ma ripeto, a causa di una possibile ricerca dell'impostazione tattica e dei moduli giusti, anche e soprattutto in vista delle prossime partite di qualificazione ai Mondiali, le alternative sono tante, come il 4231 spesso proposto in corso d'opera durante le amichevoli pre-Confederation, di cui parleremo più avanti.
Porta. Tra i pali troviamo l'ex Lazio Fernando Muslera. Uno dei pochi punti fermi della squadra. Nelle partite più semplici potrebbe rivelarsi un buon acquisto, anche se il vizio della papera non se lo vuole proprio togliere. Castillo e Silva rispettivamente secondo e terzo portiere.
Spoiler:
Difesa a 4. E qui troviamo già il primo dubbio sulla formazione. La situazione riguardante la fascia sinistra, infatti, trova difficilmente una soluzione definitiva. Alvaro Pereira, sì proprio lui , e Martìn Caceres a contendersi un posto. Per ora il candidato principale alla maglia da titolare sembra, ahimè, l'interista, tuttavia le speranze di vedere Cáceres non sono ancora, fortunatamente, vane. I due Pereira, che, per inciso, non hanno legami di parentela, sulle fasce e la coppia centrale Lugano - Godìn a completare il reparto, così dovrebbe presentarsi solitamente la nazionale uruguaiana. Sulla destra, quindi, troviamo Maxi Pereira, attualmente al Benfica, considerato uno dei più interessanti terzini europei del momento, all'occorrenza anche centrocampista. Sulla sinistra quello scandalo di Alvaro Pereira, tatticamente e fantacalcisticamente disastroso, pur sempre, comunque, in serrato ballottaggio con lo juventino Martin Cáceres. La premiata ditta Lugano - Godìn completa perfettamente il reparto. Difesa che, escludendo il buon Alvaro Pereira, vanta tutto sommato dei buoni elementi, ma il cui problema principale è rappresentato dalla poca copertura offerta dal centrocampo, spesso incapace di spezzare le sortite offensive avversarie.
Spoiler:
Centrocampo a 3. E qui sorgono i maggiori dubbi sui possibili interpreti. Posto che Lodeiro dovrebbe essere l'unico certo del posto nel ruolo di regista davanti alla difesa, per gli altri due posti le alternative non mancano. Ballottaggio Rodríguez - Gonzalez da una parte e Rios - Gargano - Perez dall'altra. Nel primo dovrebbe sostanzialmente spuntarla l'attuale centrocampista dell'Atletico Madrid che nasce come ala sinistra ma ha saputo adattarsi bene al ruolo di mezzala che gli verrebbe quindi proposto dal Maestro Tabarez. Dall'altra parte troviamo in leggero vantaggio Gargano rispetto agli altri due, ma non è da escludere un'inversione di tendenza visto anche l'alto tasso di indecisione da parte del tecnico uruguaiano. Il consiglio rimane di evitarli tutti quanti, escluso Lodeiro, dato che, oltre a poter difficilmente dare una mano dal punto di vista fantacalcistico, non garantiscono la titolarità. Non è, comunque, da escludere un assetto più difensivo, in particolare nel match contro la Spagna, con Lodeiro spostato dietro le punte al posto di Ramirez e Rios che prenderebbe il suo posto a centrocampo.
Spoiler:
Attacco. Dietro alle punte dovrebbe presentarsi una vecchia conoscenza del nostro campionato: Gaston Ramirez, ex Bologna, che con i suoi 8 gol aveva piacevolmente stupito. Qualità innegabili e un buon fiuto del gol. Davanti a lui agirà il duo delle meraviglie Cavani - Suarez, 100 milioni circa il costo del pacchetto avanzato, che conosciamo un po' tutti e che in gare con Nigeria e, soprattutto, Tahiti potrebbero essere molto appetibili dal punto di vista fantacalcistico.
Spoiler:
Concludo con la formazione alternativa a cui avevamo accennato all'inizio.
FORMAZIONI ALTERNATIVE:
Spoiler:
Spoiler:
Formazione questa che potrebbe essere proposta dall'inizio in qualche match, ma che, più probabilmente, verrà proposta durante il corso della partita se la situazione non dovesse essere delle migliori. La prima, più offensiva, pone come trequartisti dietro a Cavani il trio Suarez - Lodeiro - Ramirez, mentre nella seconda, più difensivista, troviamo A.Pereira al posto dell'ex Bologna. Per il resto in difesa la situazione rimane immutata, con l'unica variazione nella seconda opzione nella quale Caceres va, senza alcun dubbio, a fare il terzino, con Pereira che scala sulla linea dei trequartisti e che, udite udite, potrebbe, molto ottimisticamente, diventare appetibile dal punto di vista fantacalcistico. A centrocampo, invece, in caso di 4231 agirebbe la coppia tutta Italy Gargano - Rios come frangiflutti davanti alla difesa.
- Forlan, Suarez
Punizioni: Cavani
Angoli: Lodeiro, Suarez
CAVANI & SUAREZ: la vera anima di un Uruguay allo sbando in questo 2013. Il primo lo conosciamo tutti. Fenomeno puro e numeri che parlano da soli: ben 29 gol nel campionato appena concluso. Anche il secondo, giunto, tanto per dire, a 23 gol su 33 partite disputate in Premier quest'anno, vanta un curriculum niente male, arricchito in particolare durante il corso di quest'ultimo anno. I due veri punti fermi della nazionale uruguaiana.
LUGANO: volendo, anche Godìn, con cui forma un'interessante coppia centrale, avrebbe meritato di stare qui, tra i consigliati biancocelesti, ma il vero leader della difesa è lui: classe '80, capitano della nazionale e difensore del PSG, attualmente, però, in prestito al Malaga. Buona esperienza sulle spalle e qualche importante titolo nazionale vinto con i vari club. Fisicamente possente, non velocissimo. Spesso pericoloso sui calci piazzati, potrebbe regalare anche un +3 per la gioia dei suoi fantapossessori. La vera punta di diamante della difesa biancoceleste, nella quale spicca su tutti. Positivamente, si intende.
ALVARO PEREIRA: la situazione sulla fascia sinistra, come già accennato nelle annotazioni tattiche , è piuttosto controversa. Al momento il candidato a partire dall'inizio più frequentemente è proprio lui. Colui che è conosciuto per le sue imprese con la maglia dell'Inter. Credo bastino per sconsigliarlo, considerando anche il fatto che è listato centrocampista e gioca in difesa. Peggio di così, nulla mai.
PEREZ - RIOS - GARGANO: la colonia italiana, si fa per dire, della nazionale uruguaiana è, sventuratamente, composta anche dai tre moschettieri del centrocampo. Esteticamente orribili, fantacalcisticamente inutili e fortunatamente probabili panchinari, o almeno 2/3 di questi. Sì, perché, purtroppo, almeno uno di loro lo ritroveremo spesso, per non dire sempre, in campo tra i titolari. Tabarez potrebbe decidere di partita in partita, in base all'avversario, chi dei tre schierare dall'inizio. Voi il problema non ponetevelo nemmeno: scartateli, a priori.
LODEIRO: il regista della squadra è questo giovane '89 che attualmente milita tra le fila del Botafogo. Nasce come trequartista, lo scorso anno all'Ajax ha agito più che altro da seconda punta, e Tabarez in nazionale preferisce utilizzarlo nel ruolo di regista davanti alla difesa. Insomma, il ragazzo sa adattarsi a dovere a diversi ruoli. Non un mostro di velocità, fa della tecnica la sua arma migliore, con l'assist sempre pronto e un ottimo tiro compresi nel repertorio. Potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa della competizione. Ricorda un po' Jorquera. Così, tanto per dire.
RAMIREZ: la parentesi italiana a Bologna ha lasciato un ottimo ricordo del ragazzo, venduto la scorsa estate al Southampton per ben 14 milioni. La collocazione tattica del giocatore è spiegata più approfonditamente nelle annotazioni tattiche, sostanzialmente, comunque, dovrebbe agire a ridosso delle due punte. Intendiamoci, il posto assicurato non ce l'ha, ma il suo spazio potrebbe ritagliarselo anche subentrando. Tabarez non gli ha mai prestato grande considerazione, tuttavia il suo momento sembra essere arrivato e se vorrà trovare un futuro posto stabile in nazionale dovrà riuscire a convincere il Maestro delle sue qualità. Quale occasione migliore della Confederation?
Di Muslera che mi dici?
Mah, le qualità le ha tutte, ma spesso incorre in errori molto pesanti. Insomma, il potenziale del ragazzo non si discute e con Tahiti e Nigeria non dovrebbe avere grossi problemi, dato che essendo meno impegnato, avrebbe meno occasioni per "sbagliare". Ecco, invece, prima di metterlo contro la Spagna ci penserei due volte.
Titolari inamovibili in difesa?
Lugano certo. Godìn e Maxi Pereira quasi. Alvaro Pereira meno. In corso d'opera potrebbe anche venire adottata la difesa a 3 con Coates che si aggiungerebbe all'attuale coppia centrale e i due Pereira che avanzerebbero sulla linea dei centrocampisti, con conseguente rinuncia ad un centrocampista. Si tratterebbe in pratica di un 3-4-1-2. Coates, piccola parentesi, niente male comunque, giovane del Liverpool molto interessante.
Ma quindi Ramirez lo si può considerare titolare certo?
No. Niente di più sbagliato. Dietro le punte dovrebbe agire lui, ma nessuno lo garantisce. Come già detto il rapporto con Tabarez non è certo idilliaco e questo potrebbe pesare su una sua eventuale scelta. Potrebbe venire avanzato Lodeiro o addirittura, anche se più difficilmente, riesumato Forlan al suo posto.
Ecco, appunto, ma Forlan?
Mah, 17 gol in 38 partite con l'Internacional. Non è certo più quello di una volta. Il passaggio all'Inter ha segnato la "fine", teorica, della sua carriera. Tabarez comunque, anche nelle amichevoli, sembra dargli ancora fiducia, staremo a vedere. Potrebbe venire proposto a partita in corso come una sorta di jolly in caso di risultato sfavorevole. Certo l'età si fa sentire, lo smalto di una volta è perso e la titolarità è un vano ricordo. Gli elementi per stargli alla larga ci sono tutti.
Cavani o Suarez?
Li conosciamo bene tutti. Cavani più uomo da area di rigore, a Suarez piace svariare di più. Però, se si vanno a guardare le statistiche in nazionale si ha: Suarez 32 gol in 63 partite (media 0,50 ca.) vs Cavani 13 gol in 47 partite (media di 0,27 ca.). A parte questo, di dati oggettivi per preferirne uno all'altro, se non per eventuali problemi fisici, non ce ne sono. Poi per il resto ognuno può trarre le proprie conclusioni. Ah, quasi dimenticavo, a Fifa Cavani è più forte (87 vs 86).
scheda a cura di Dieguito
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